Neonati in scatole di cartone. È l’ultima fotografia, dopo quelle delle file interminabili per il cibo e di Caracas in tilt per lo sciopero degli autisti, che arriva dal Venezuela stremato dalla crisi. Un medico venezuelano, Manuel Ferreira Guzman, ha pubblicato sul suo account Twitter le immagini dei piccoli che dormono tranquilli dentro le confezioni che contenevano medicinali riciclate come culle.
Le foto sono state scattate nel reparto maternità dell’ospedale Domingo Guzman Lander, nello stato di Anzoategui nel nord est del Paese e il medico come didascalia ha aggiunto una parafrasi del testo di una famosa canzone di Ali Primera, celebre cantautore impegnato “che triste come arrivano i bimbi nelle loro culle di cartone”. Le immagini mostrano i bambini dentro a cartoni di una marca locale di farmaci, allineati su un tavolo dell’ospedale ed identificati con un foglio di carta attaccato con dello scotch. L’immagine è rapidamente diventata virale e poche ore dopo la sua diffusione, come racconta lo stesso medico, i responsabili dell’ospedale hanno proceduto a sostituire le scatole di cartone con vere culle.
“La mia denuncia almeno è servita a fare accomodare un po meglio quei bebè”, ha commentato Guzman. Il Paese sta soffrendo una grave crisi provocata anche dalla caduta dei prezzi del petrolio: mancano cibo, molti venezuelani vanno in Colombia a comprare i generi di prima necessità, e farmaci. L’inflazione è salita di il 180% nel 2015.
¿Que diría @AliPrimeraVIVE al ver “qué tristes llegan los niños a sus cunas de cartón”? @nacholacriatura pic.twitter.com/dR325Y3gGR
— Manuel Ferreira G. (@manuelferreiraG) 21 settembre 2016