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Donna uccisa in Brianza, colpita anche con accetta. Coppia scampò ad agguato in stile mafioso

Attilio Berlingeri, fermato un'ora dopo l'omicidio, ha ammesso di aver sparato all'ex compagna: non accettava la fine della relazione. E' conosciuto dagli inquirenti come vicino al clan calabrese degli "Zingari", ha alle spalle condanne per traffico di droga e violenze. La vittima, Carmela Aparo, lo aveva denunciato per lesioni
Donna uccisa in Brianza, colpita anche con accetta. Coppia scampò ad agguato in stile mafioso
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Oltre a una relazione difficile avevano alle spalle anche un passato oscuro. Carmela Aparo e Attilio Berlingeri, vittima 64enne e presunto responsabile dell’omicidio a colpi di pistola avvenuto lunedì sera in un parcheggio a Seregno (Monza), erano sopravvissuti a un agguato in stile mafioso, negli anni ’90. Secondo le ricostruzioni dei carabinieri di Monza, nell’aprile del 1992, due malviventi travestiti da carabinieri avevano fatto fuoco alla porta di casa della Aparo, originaria di Siracusa ma da anni residente a Seregno, ferendoli entrambi a braccio e spalla. Berlingeri, originario di Rosarno (Reggio Calabria) e conosciuto dagli inquirenti come vicino al clan calabrese degli “Zingari“, ha alle spalle condanne per traffico di droga e violenze. La Aparo invece, nel 1989, è stata accusata di aver aggredito con un coltello una giovane che aveva mostrato interesse per il suo fidanzato.

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Secondo i carabinieri Berlingeri ha ucciso l’ex compagna perché non sopportava la fine della relazione e di essere stato denunciato per lesioni. Questo il movente che lo ha spinto a sparare due colpi mortali al torace e a ferire con un’accetta la Aparo. Arrestato in flagranza di reato per omicidio volontario aggravato da futili motivi e possesso illegale di armi, Berlingeri è ora in carcere a Monza in attesa dell’interrogatorio di garanzia. L’uomo è stato catturato a Cinisello Balsamo solo due ore dopo l’agguato mortale grazie al coordinamento dei carabinieri di Seregno, Monza, Desio e Cinisello Balsamo. Berlingeri ha dichiarato spontaneamente di aver sparato alla ex.

Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, il fascicolo è coordinato dal sostituto procuratore di Monza Alessandro Pepé, il 56enne è stato in cura per problemi psichiatrici presso il Cps dell’ospedale di Seregno. Un aspetto su cui gli investigatori stanno facendo accertamenti. “Li vedevo spesso trovarsi in fondo alla via, ci sono dei giardinetti. Passavano qui davanti a piedi. Lui lo conosciamo tutti”. Racconta il titolare di un esercizio commerciale poco lontano dal luogo dell’agguato mortale, negoziante che ieri sera è uscito in strada insieme ad alcuni residenti della zona che hanno sentito gli spari e avvertito i carabinieri.

Aparo e Berlingeri avevano iniziato la loro relazione a fine anni ’80, quando entrambi si erano stabiliti in Brianza. Da circa due anni e mezzo la loro storia aveva iniziato ad essere costellata di liti e crisi, fino alla fine della convivenza. Nel 2015, dopo essersi rivisti a più riprese, Carmela Aparo aveva denunciato il suo ex per lesioni. Ieri sera, forse per discutere nuovamente della loro relazione, i due si sono incontrati di nuovo. Poi, probabilmente al culmine di una lite, Berlingeri avrebbe estratto un revolver Smith and Weston e sparato due volte al petto della Aparo colpendola anche con un’accetta. Secondo quanto dichiarato dalla direzione dell’ospedale San Gerardo di Monza, è arrivata in ospedale in gravissime condizioni poco prima delle 20 ed è stata trasferita in sala operatoria con ferite e lesioni, oltre che con due fori di proiettile al torace. “A causa del forte shock traumatico, delle diverse fonti di sanguinamento e della rottura della milza – comunica l’ospedale – la donna è deceduta alle 20.35 in sala operatoria per shock emorragico, dopo circa un’ora di massaggio cardiaco”. La salma è stata messa a disposizione dell’autorità giudiziaria. Pistola ed accetta sono state sequestrate nell’auto del suo ex.

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