Alle parole seguono i fatti, almeno in casa Opel: la marca tedesca, lo scorso inverno, aveva annunciato di voler intraprendere la strada della maggior trasparenza in materia di consumi, decidendo volontariamente di “sposare” il ciclo di guida WLTP (Worldwide Harmonized Light Duty Vehicle Test Procedure) e affiancandolo a quello attualmente in vigore (protocollo europeo NEDC, New European Driving Cycle) che propone rilevamenti, com’è noto, nettamente più “buonisti”. Ora è dunque arrivato il tempo della pubblicazione dei famosi dati, che Opel ha deciso di mettere a disposizione sul proprio sito web specifico (qui il link: http://www.opel.it/tools/wltp-drivingcyle-fuelconsumption.html) insieme a risposte alle domande più comuni (FAQ) e consigli di guida per risparmiare carburante.

Secondo William Bertagni, Vice Presidente Vehicle Engineering Europe presso la filiale europea di General Motors, “Opel vuole risultare trasparente, per questo motivo abbiamo deciso di pubblicare volontariamente questi dati WLTP accando a quelli obbligatori relativi al ciclo NEDC. Iniziamo dalla nuova Astra 5 porte e Sports Tourer, pubblicando un intervallo di valori tratti dalle varie fasi del ciclo di guida WLTP, con i minimi e i massimi relativi a ciascun abbinamento di motore e trasmissione”. Più in dettaglio, l’intervallo di valori pubblicato dal costruttore tedesco è dato da un valore più basso che indica il consumo del veicolo con l’equipaggiamento che corrisponde ai consumi inferiori per un dato abbinamento tra motore e cambio; quello più alto, esprime il consumo più alto del mezzo con la dotazione più “onerosa” per il relativo abbinamento di motore e trasmissione.

Ma perché tanta differenza, tra le due modalità di test? Vediamo di riassumerne le linee guida. Il ciclo WLTP, che poi sarebbe il tentativo di armonizzazione mondiale di questo genere di rilevamento, è in realtà già ampiamente accettato nel settore ed è stato sviluppato per rappresentare più da vicino l’esperienza di guida quotidiana. Per questo scopo, il ciclo prevede non soltanto percorrenze superiori con velocità medie e massime più elevate rispetto al ciclo europeo NEDC, ma anche fermate più brevi ed un maggior numero di accelerazioni e decelerazioni. Il test prevede ad esempio 23 km di percorrenza contro gli 11 previsti dal NEDC, le fermate sono solo il 13% (contro il 25% del NEDC) e la velocità di punta raggiunge i 130 km orari (120 km/h). Entrambe le tipologie di test, va ricordato, sono svolte unicamente in laboratorio con i veicoli posti su banco prova.

Ed ecco i primi esempi: l’Astra 5 porte col motore 1.4 Turbo da 150 cv e cambio manuale a sei marce ottiene nel ciclo europeo NEDC consumi di 4,9-5,1 litri/100 km con emissioni CO2 di 114-117 g/km; la CDTI diesel 1.6 110 cv e cambio manuale fa rilevare nelle stesse condizioni 3,3-3,4 l/100 km e 88-91 g/km di CO2. I due stessi modelli, nel ciclo globale WLTP, fanno invece registrare valori minimi e massimi pari rispettivamente a 5,0-8,5 l/100 km e 4,2-5,7 l/100 km, quindi più alti seppur più vicini alla realtà: sono infatti più elevati di percentuali comprese tra il 16 ed il 22%.

Basta dunque aggiungere grossolanamente il 20% al consumo dichiarato ufficialmente e ottenuto dal ciclo NEDC, per avere valori più prossimi a quelli effettivi? Troppo semplice, anche perché a seconda dei modelli ci possono essere differenze più marcate. Ma in prima approssimazione potrebbe essere una stima verosimile. Dal canto suo anche il test WLTP è tutt’altro che perfetto, ma c’è comunque da da sperare che l’iniziativa di “Glasnost” intrapresa da Opel faccia da breccia su altri costruttori affinchè utilizzino anche loro un metodo di prova più vero. Anche se solo un pò.

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