• Cara redazione ci pensavo da giorni, come Germania-Italia ricorra come un inesorabile stillicidio del tempo a marcare le nostre vite dall’infanzia al tramonto. Avevo appena tre anni e sei mesi eppure l’Azteca ’70 risuona come quelle grida di gioia immensa in casa a Ponzano di Fermo, un paesino alle porte di Fermo. Di quella partita mitica ho nitide piccole istantenee in b/n viste da terra dal tappeto del tinello mentre il mio sguardo risaliva i piedi del carrello della TV Mivar fino ad incontrare la maglia bianca del terzino guidato da inconsapevole stupore per tanto chiasso….. Più avanti quel terzino ebbe un nome: Vogts, come i nomi di alcuni messicani rimbombava nei giorni avvenire: BoninsegnaDomenghiniGigiRiva … Correva l’anno 1970 ed io c’ero. Ma cosa più importante mi si lucidano gli occhi a ripensare a mio padre e mio fratello allora vivi. Correva invece l‘anno 1982, stavolta il ricordo è nitido, potrei montarlo frame su frame. Tipico bar anni ’70/80 televisore Indesit a colori bello in alto, pubblico delle grandi occasioni ed eccoci lì a Ponzano di Fermo. Io in prima fila, mio padre in fondo alla sala. Qualche giorno prima a Porto San Giorgio durante Argentina-Italia con un infarto “fulminante” così dicevano era morto ed interista Silvano fondatore del mitico bar ‘Lampara‘ sulla via del mare…. La notizia deve avermi turbato al punto che di Germania-Italia del 1982 mi tengo stretta l’immagine di intensità e passione di mio padre quale ultimo ricordo condiviso anche perché durante tutta la partita il mio sguardo volgeva continuamente a lui facendo la spola con lo schermo tanto era il timore che gli potesse capitare come a Silvano. Correva l’anno 2006. Stavolta a Porto San Giorgio a casa del mitico farmacista Pompei in pieno viale della stazione. Primo piano e TV a colori con proiettore a parete. Marco il suo nome aveva un’amaca che tagliava il soggiorno a metà cui dall’alto troneggiava mio figlio Yonas Ernesto. Mentre la mia mente tra enfasi e d emozione correva ai ricordi sfumati del ’70 e a quell”82 agli occhi amorevoli di mio padre… 2012: stavolta sempre a Porto San Giorgio in casa TV di ultima generazione ed intima solitudine avendo capito che Italia-Germania sarebbe stata per sempre il remake della mia vita…. 2016: questa partita la dobbiamo vincere ad ogni costo. Vuoi perché’ i tedeschi ci hanno occupato, vuoi per i nostri primi migranti chiamati Karthofen, vuoi per l’immagine della Merkel, vuoi per il rigore sull’euro, vuoi per i martiri di Cefalonia….. Ed anche perché altrimenti sarebbe tutta una altra storia…..

Piergaetano Catalini

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