Bigger is better”. E se poi si parla di grandezza e lunghezza del pene, ancora meglio. Arriva dall’Inghilterra una delle storie più interessanti che riguarda un must degli spot pubblicitari che accompagnano la pornografia online, e non solo: l’allungamento del pene. Il miracolo certificato a livello sanitario arriva dai pazienti della clinica Moorgate Aesthetic, situata alle porte di Londra. Un paio di questi hanno infatti accettato di raccontare la loro vicenda ospedaliera di fronte alle telecamere della BBC Three, che poi le ha montate e mandate in onda in seconda serata. Badate bene, però: coloro che hanno accettato di raccontare la loro esperienza nell’ospedale privato inglese non sono persone che hanno “normalmente” bisogno di accrescere le dimensioni del proprio pene. Perché la novità di questo evo artificiale, delle protesi e dei rifacimenti corporei, sta proprio nello slogan di fondo: più grande è meglio è, anche se non se ne ha effettiva necessità.

Ho chiesto un mostro e mi hanno accontentato regalandomi un mostro. Adesso non riesco nemmeno più a tenerlo in mano”, ha spiegato Leon, 25 anni, camionista residente nel Sud dell’Inghilterra che a quanto risulta dal suo referto avrebbe aumentato di 3 centimetri in lunghezza e appena poco meno nella circonferenza del proprio pene. “Praticamente ho delle dimensioni da attore porno. Ora sono qui che invio tutto il giorno foto del mio membro agli amici su WhatsApp: è la stessa fierezza che si prova quando si mostra la macchina nuova”. La fidanzata di Leon, che appare nei filmati e nelle foto sostiene che il partner “non avesse realmente bisogno di questo ritocco in eccesso”, e che anzi quando Leon si è presentato a casa sostenendo che l’indomani sarebbe dovuto entrare alla Moorgate per l’allungamento del pene ha pensato che fosse uno scherzo. Il ragazzo ha poi confermato che dei prodigiosi servizi della clinica “penis extension” ne ha sentito parlare da un amico che, a sua volta, l’aveva trovata dopo una ricerca su Google. “Secondo me ogni uomo sente di aver bisogno di un pene grande e grosso. Molte donne si rifanno seni enormi ma senza nessuno scopo, come che so, ottenere un posto di lavoro. Allora dico: se la chirurgia può farlo perché dire di no? Ora mi sento una persona orgogliosa e felice”, ha concluso Leon. A quanto pare la sua operazione “doppia”, per il lungo e per il largo, è costata sulle 7mila sterline.

“Avessi fatto quest’operazione dieci quindici anni fa avrei avuto rapporti sessuali più piacevoli”, spiega il pensionato Michael anche lui uscito con vigore da sotto i ferri del Moorgate. “Mi sarei sentito più a mio agio, probabilmente, perché le donne guardano quando sei in costume e se vedono che lì sotto c’è poco girano lo sguardo dall’altra parte”. Ora Michael spera di avere una vecchiaia un po’ più pimpante grazie al nuovo, grosso, pene: “Spero di trovare una partner, perché io non ho voluto nulla di eccezionale da questo intervento, solo il pene di un uomo normale”.

L’operazione a cui sono stati sottoposti i due testimoni prevede il taglio di un legamento per estendere la lunghezza del pene, nonché l’aggiunta di grasso per aumentarne la circonferenza. Il documentario della BBC Three, oltretutto, mostra i dettagli più crudi e realistici dell’intervento. La lunghezza media di un pene, spiegano dalla clinica londinese, è di 15 centimetri in erezione. David Mills, amministratore delegato della Moorgate, che si è espansa, ca va sans dire, anche a Manchester, Leeds, Sheffield e Birmingham spiega nel documentario che interesse e richieste per l’allungamento del pene sono talmente aumentate che in questo momento “non riescono a far fronte alla domanda tanto da dover aprire nuovi spazi” per poter fornire il loro trattamento esclusivo. “Quello del pene piccolo è uno degli aspetti di stress più pressanti per gli uomini di oggi – ha detto Mills – Vogliono tutti diventare come David Beckham”.

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