BERNARDESCHI: prende un sacco di calci, è il destino dei ragazzi di talento. E lui ne ha di certo più di tutti gli altri in campo. Anche se Conte gli chiede soprattutto sacrificio e a furia di ripiegare per poco non concede un rigore a McClean. È il primo ad andar fuori per Darmian. Ulteriore conferma: in questa Italia non c’è posto per la fantasia. VOTO: 5,5
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Italia-Irlanda 0-1 – Il pagellone: Thiago Motta il peggiore, dal grigiore totale si salva solo Insigne. Conte deve trovare soluzioni alternative - 5/15
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- 13:24 - Energia, Engie disegna transizione efficiente al 2030: efficienza e rinnovabili come opportunità
Roma, 8 mag. (Adnkronos) - Incrementare l'efficienza nell'uso dell'energia, superare la dipendenza dai combustibili fossili, aumentare significativamente l'utilizzo delle energie rinnovabili e modulare il quadro normativo e regolatorio per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni e dei consumi energetici. Sono le azioni necessarie definite nello studio ‘Roadmap to 2030: scenari e indicazioni di policy alla luce dei nuovi target di decarbonizzazione’ realizzato da Engie in collaborazione con il gruppo di ricerca Energy & Strategy del Dipartimento di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano.
I risultati sono stati presentati oggi, a Roma, nel corso dell’evento “La Transizione Efficiente: nuove soluzioni per l’energia del futuro”, che ha visto riunite istituzioni, aziende e pubbliche amministrazioni per analizzare gli aspetti tecnici, economici e normativi necessari a raggiungere i target di decarbonizzazione al 2030. All’evento hanno partecipato, tra gli altri, il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, il presidente di Arera, Stefano Besseghini, il presidente del Gse, Paolo Arrigoni.
"La transizione energetica è responsabilità collettiva. Non è un percorso facile ma è una sfida necessaria. Il nostro compito è fare di tutto per renderla un’opportunità. Per noi di Engie è un impegno quotidiano che sentiamo verso le future generazioni", afferma Monica Iacono, Ceo di Engie Italia. "La fotografia scattata dallo studio realizzato con il Politecnico di Milano ci dice chiaramente che è necessario accelerare e che i costi dello scenario inerziale sono superiori agli investimenti necessari per raggiungere i target previsti. Il nostro auspicio è quello di offrire, attraverso questa analisi, un contributo utile alle decisioni e alle soluzioni che istituzioni, pubbliche amministrazioni e imprese sono chiamate ad adottare perché siamo convinti che la transizione sia anche un’opportunità di crescita per il Paese".
"Servono più strumenti: sistemi di detrazione fiscale, meccanismi incentivanti come i certificati bianchi per l'industria, stimolare l’innovazione e la digitalizzazione delle reti. Ci stiamo impegnando a predisporre un quadro normativo che supporti una visione di lungo-periodo. Dove le risorse siano tra loro coordinate e razionalizzate, valutando possibili sinergie tra i diversi strumenti disponibili", ha dichiarato il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin. "Dobbiamo accompagnare e agevolare la trasformazione del nostro sistema produttivo, in equilibrio con la decarbonizzazione. La chiave è intervenire con determinazione per avere in casa competenze e tecnologie che saranno al centro della trasformazione del sistema industriale in modalità green. Lavoriamo per favorire lo sviluppo, creando un contesto favorevole alle imprese".
Il punto di partenza dell’analisi è l’attuale contesto emissivo italiano. Nel 2022, l’Italia ha ridotto di circa il 30% le sue emissioni rispetto al 2005. Considerando però l’attuale trend di mercato e normativo, compresi quelli relativi al superbonus, dal 2022 al 2030 si prevede una riduzione di -46 MtCO2, che è molto inferiore ai target europei che impongono una riduzione di -137 MtCO2 (più del 50% delle emissioni rispetto al 2005).
Quindi, rispetto all’attuale scenario inerziale al 2030, lo studio evidenzia che non è possibile raggiungere né gli obiettivi europei né i target nazionali di riduzione delle emissioni già promossi all’interno del Pniec. È necessaria un’accelerazione in questa direzione che moltiplichi gli sforzi. Il maggiore contributo per affrontare le sfide europee può derivare da due pilastri strategici: l’incremento delle soluzioni di efficienza energetica e delle fonti energetiche rinnovabili. Sul fronte dell’efficienza energetica il Pniec identifica un obiettivo pari a 100 Mtep al 2030. Considerando gli attuali trend di mercato e normativi il Paese è proiettato verso i 109 Mtep di consumi di energia finale al 2030 (-4 Mtep rispetto al 2022), ossia un risultato distante dagli obiettivi Pniec e non in linea neanche con gli obiettivi comunitari che richiedono il raggiungimento di 92,5 Mtep (-21 Mtep rispetto al 2022). È quindi necessario moltiplicare le misure messe ad oggi in campo.
“La transizione energetica pone obiettivi estremamente sfidanti e richiede nei prossimi anni un cambio di passo. Ne fa parte, ad esempio, la crescita, di 2-3 volte rispetto al quadro attuale, delle installazioni di rinnovabili, la cui diffusione è alla base del cambiamento dell’assetto energetico del nostro Paese”, afferma Vittorio Chiesa, Chairman Polimi Graduate School of Management. “Ma la transizione si ottiene anche con il contributo di altre soluzioni, quantitativamente meno rilevanti, agendo sui relativi elementi abilitanti: l’adozione di tecnologie per l’efficienza energetica in ambiti quali la Pubblica Amministrazione, la diffusione del teleriscaldamento, la gestione della filiera per la produzione di biometano su larga scala, lo storage per l’aumento delle soluzioni di autoconsumo”.
La Pubblica Amministrazione, si evidenzia, è un attore rappresentativo e trainante per l’efficienza energetica. È indispensabile, però, implementare ulteriori misure e potenziare gli strumenti oggi in vigore, aumentando l’attrattività di investimenti privati, per esempio con la diffusione di formule contrattuali come l’Energy Performance Contracts e il Partenariato Pubblico Privato.
Per quanto riguarda le energie rinnovabili, nel 2021 hanno contribuito per il 40% sul mix di produzione di energia elettrica nazionale. Per raggiungere gli obiettivi del Pniec al 2030 il peso dell’energia elettrica da fonti rinnovabili sul mix energetico dovrebbe raddoppiare per raggiungere il target al 2030 (65% del mix), installando 3,5 volte la capacità di fotovoltaico e 2,5 volte quella di eolico rispetto al 2021. Va considerato poi lo storage, una tecnologia che, come sottolinea lo studio, integrata a impianto di potenza tra 200 kW e 10 MW può incrementare ulteriormente la quota di autoconsumo abilitando una maggior diffusione della produzione rinnovabile.
Rispetto alle attuali tecnologie utili all’efficienza energetica e alla decarbonizzazione (come fotovoltaico, solare termico, pompe di calore, storage e idrogeno), l’analisi mostra come la filiera sia ancora poco sviluppata: nel 2021 il 100% dei target risultava ancora da coprire. Su questo tema è fondamentale incrementare gli sforzi per semplificare i processi autorizzativi e accelerare la messa a terra degli investimenti da parte degli operatori. Un focus sui settori residenziale e industriale, evidenzia la necessità di un investimento di ulteriori 60 miliardi per raggiungere almeno gli obiettivi Pniec.
Un ruolo di supporto alla decarbonizzazione ed efficienza nel settore residenziale può essere svolto dal teleriscaldamento. Oggi l’attuale diffusione della tecnologia raggiunge i 9,7 TWh all’anno, ma ha un potenziale di sviluppo di 4 volte superiore: al 2030 si può produrre 38 TWh utile ad efficientare quasi il 10% della domanda termica residenziale, con investimenti annui fra 7 e 10 miliardi di euro. Anche in questo caso, è necessario attrarre investimenti prevedendo un quadro di policy organico che contempli in maniera sinergica norme ed incentivi, stimolando la domanda tramite l’introduzione, ad esempio, di obblighi di allacciamento alla rete per i nuovi edifici
L’analisi delle tecnologie in grado di supportare la transizione energetica vede nel biometano un forte alleato strategico. L'aggiornamento del Pniec prevede un'accelerazione sull’utilizzo del biometano come alternativa rinnovabile per la produzione di energia termica. Attualmente, il meccanismo di incentivazione è però limitato nel tempo e la frammentazione nella catena di approvvigionamento crea inefficienze e scarsa scalabilità. È necessario creare soggetti aggregatori e definire un nuovo meccanismo incentivante post-2026 per favorire la crescita del settore e raggiungere gli obiettivi al 2030. Dallo studio emerge, dunque, che l’Italia ha tutte le potenzialità per essere il laboratorio della decarbonizzazione, ma attualmente si registra un ritardo rispetto alla traiettoria di decarbonizzazione europea che istituzioni, di concerto con gli operatori del settore, possono provvedere a colmare puntando sulle appropriate leve strategiche.
- 13:23 - Bolzano: Spagnolli (Autonomie), 'grazie per impegno per riportare tutto sotto controllo post incendio'
Roma, 8 mag. (Adnkronos) - “Seguiamo con viva apprensione la notizia dell’incendio divampato questa mattina a Bolzano e che ha coinvolto il cantiere adiacente allo stabilimento dell’Alpitronic. Nell’esprimere la mia vicinanza alla proprietà e a tutti i lavoratori, un sentito ringraziamento va ai Vigili del Fuoco, alla Protezione civile e a tutti coloro che stanno profondendo il massimo impegno per riportare al più presto la situazione sotto controllo.” Così in una nota il senatore e vicepresidente del Gruppo per le Autonomie, Luigi Spagnolli.
- 13:22 - Bolzano: Biancofiore, 'intervenire perché Alpitronic riprenda presto produzione'
Roma, 8 mag. (Adnkronos) - “È necessario che si faccia piena luce sulle origini del grave rogo alla Alpitronic, fiore all’occhiello dell’industria altoatesina, che ha procurato effetti pesanti a Bolzano dove è stato chiuso anche lo scalo aeroportuale. Intanto, ringraziamo per il prontissimo intervento i circa 100 Vigili del Fuoco e la Protezione civile che hanno circoscritto in breve tempo le fiamme mettendole sotto controllo. Bene anche la pronta presenza sul luogo dell’incidente dell’assessore all’Industria Galateo.Ovviamente ci auguriamo che non si tratti di un accadimento doloso anche in considerazione delle tante discussioni che il sito della fabbrica ha suscitato nelle ultime settimane, in quanto chiunque si rende conto dell’importanza dell’attività di questa fabbrica all’avanguardia nel settore delle colonnine elettriche, cresciuta esponenzialmente da start up nel nostro parco tecnologico Noi Techpark e che al momento dà lavoro a circa 700 famiglie. Auspico che le istituzioni locali ed anche il Governo nazionale (il ministro Urso di recente ha visitato l’impianto altoatesino) siano molto vigili sull’accaduto ed operino affinché la fabbrica possa prestissimo riprendere la sua produzione”. Lo afferma la senatrice Michaela Biancofiore, presidente del gruppo Civici d’Italia, Noi moderati, Maie.
- 13:21 - **Pace: Alemanno, ‘con Rizzo firmiamo Manifesto, aspettiamo Santoro, Di Battista, leader studenteschi…’**
Roma, 8 mag. (Adnkronos) - “Con Rizzo (Democrazia sovrana e popolare) firmiamo il Manifesto per la sovranità e i diritti dei popoli. E ci auguriamo però che lo firmino anche gli altri. Questo e’ l’inizio della raccolta. Aspettiamo la firma di Michele Santoro, di Alessandro Di Battista, di tanti leader studenteschi. Noi speriamo che questo segnale sia raccolto da tutti coloro che combattono per la pace, ma chiusi nelle proprie scatole”. Così Gianni Alemanno, annunciando la firma del Manifesto per la sovranità e i diritti dei popoli presentato a Roma presso la Sala della Stampa Estera.
- 13:19 - Terorismo: domani celebrazione Giorno Memoria vittime al Senato presente Mattarella
Roma, 8 mag. (Adnkronos) - Il Senato della Repubblica ospiterà domani, giovedì 9 maggio, la celebrazione del Giorno della Memoria dedicato alle vittime del terrorismo e delle stragi di tale matrice, istituito con legge n. 56 del 4 maggio 2007. La cerimonia avrà inizio alle ore 11, quando faranno ingresso nell’Aula di Palazzo Madama il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il presidente del Senato, Ignazio La Russa, e il presidente della Camera, Lorenzo Fontana. In Aula saranno presenti il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, il presidente della Corte costituzionale, Augusto Barbera, i ministri degli Affari esteri, Antonio Tajani, dell’Interno, Matteo Piantedosi, e dei Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani. L’esecuzione dell’Inno nazionale è affidata agli studenti del Liceo scientifico Augusto Righi e del Liceo classico Ennio Quirino Visconti di Roma.
La cerimonia sarà introdotta da Silvia Giralucci, presidente dell’Associazione Casa della Memoria del Veneto e figlia di Graziano Giralucci, ucciso dalle Brigate Rosse nel 1974. Prenderanno quindi la parola il presidente del Senato La Russa e il presidente della Camera Fontana. Subito dopo sarà proiettato un video Rai rievocativo degli episodi che saranno ricordati nel seguito della cerimonia dai familiari di alcune vittime del terrorismo: il senatore Alfredo Bazoli, Franco Sirotti, Piero Mazzola, Caterina Manzo e Roberto Della Rocca.
A conclusione della cerimonia, avrà luogo la consegna delle targhe alle tre scuole vincitrici del concorso “Tracce di Memoria 2023-2024”. L’evento sarà trasmesso in diretta da Rai 3, a cura di Rai Parlamento.
- 13:17 - Pace: Alemanno, ‘no a scatole chiuse orgogliose di isolamento, serve spinta forte e convergente’
Roma, 08 mag. - (Adnkronos) - “Oggi è una giornata importante. Perché non è che ci sono poche persone che parlano di pace, ma tutte operano in una scatola chiusa. E sono chiusi ed orgogliosi del loro totale isolamento. Se i giovani universitari possono essere giustificati, meno lo e’ Santoro, a cui qualche mese fa Marco (Rizzo - ndr) ha chiesto di fare una conferenza sul tema della pace ed ha rifiutato. Si è rifiutato di essere solidale con altre persone che parlano di pace per non contaminarsi”. Così Gianni Alemanno (Indipendenza), intervenendo alla presentazione del Manifesto per la sovranità e i diritti dei popoli a Roma presso la Sala della Stampa estera sulla convergenza fra il movimento Indipendenza e Democrazia sovrana e popolare rispetto ai temi individuati nel Manifesto.
“Pensate ad Alessandro di Battista: noi di Indipendenza abbiamo raccolto firme per lui che ha evitato di riconoscercelo perché rischiava di essere contaminato. Unico esempio di capacità di uscire da rispettive scatole e’ quella che vedete oggi - rimarca - Cosa e’ più importante per la politica: difendere il proprio settarismo? O dimostrare di riuscire a produrre un cambiamento? Io credo che sia in carico di chi vuole interpretare un ruolo politico dare la dimostrazione che c’è un cambiamento e che è molto più importante del protagonismo e settarismo”.
“E allora domandiamoci: è impossibile produrre questo cambiamento? Non lo e’. Se l’Italia la smettesse di fare la guerrafondaia sull’Ucraina questo avrebbe un forte effetto in Europa. Avere una Italia così determinata a fare la guerra ha invece spiazzato gli altri leader europei. Se l’Italia si muove, l’Europa si muove e gli Usa non possono non ascoltare. Lo stesso vale per la Palestina. Non si capisce perché di fronte ai vari appelli a Netanyahu di fermarsi non ci sia la capacità di attuare sanzioni - prosegue - Io credo che quello che succede in Italia può innescare un effetto domino reale”. “Oggi siamo qui a pochi centinaia di metri dal Quirinale e da un Presidente della Repubblica che ogni volta che affronta questi temi con crescente fatica si arrampica sugli specchi. A poche centinaia di metri c’è l’altare della Patria dove Bruno Vespa ha organizzato un talk show con Zelensky e Palazzo Chigi, con Meloni eletta giurando di fare l’interesse nazionale. Chiunque ci dimostri dove e’ l’interesse nazionale dell’Italia in Ucraina e su Gaza. Se finisse il protagonismo di chi parla di pace e ci fosse una spinta forte e convergente sulla pace le cose potrebbero cambiare”, conclude.
- 13:14 - Corruzione: Ronzulli, 'attenzione a parlare di Sistema Toti, spesso arrivano assoluzioni'
Roma, 8 mag. (Adnkronos) - “Attenzione a parlare di ‘Sistema Toti’. Abbiamo visto in passato come tante volte sono andate a finire le cose. Molte persone sono state assolte e non c’erano venti telecamere nell’andare a sentire la posizione di chi è stato rovinato, a cui è stata rovinata la vita privata e politica. Non c’è questo clamore mediatico quando ci sono le assoluzioni. Voglio portare il caso di un mio ex collega della scorsa legislatura, Marco Siclari. Ha scelto di non candidarsi, e avrebbe benissimo potuto farlo, per aspettare la fine del processo. Ebbene, è stato assolto. Quel giorno nessuno gli ha chiesto di raccontare del suo travaglio personale e politico”. Così, la senatrice di Forza Italia e vicepresidente del Senato, Licia Ronzulli, parlando con i giornalisti a margine dell’Assemblea nazionale di Concooperative.