“A.A.A. causa perenne mancanza di fondi, cercasi facoltoso investitore cinese disposto a rilevare il Comune di San Sossio Baronia, offresi carica di sindaco”. Con questo annuncio, postato sui social e su alcuni siti di intermediazione online, il sindaco del piccolo comune dell’avellinese, Francesco Garofalo, ha provocatoriamente messo in vendita il suo paesino e la fascia tricolore che da ben sette anni porta con orgoglio. Una provocazione a pochi giorni da due eventi, il primo la vendita dell’Inter al gruppo del sol levante ‘Suning’ e il secondo il bilancio di previsione del Comune di San Sossio Baronia, che decreta una paralisi economica dell’ente a causa del ritardo dei trasferimenti dal Governo e del pagamento di alcuni mutui a carico della Regione Campania. “Ho anche spiegato ai probabili acquirenti che l’operazione costerebbe meno di quanto speso per l’acquisto dell’Inter, che se non sbaglio si aggira sui 700 milioni di euro ” tiene a precisare il sindaco Garofalo a ilfattoquotidiano.it. San Sossio Baronia è un ospitale centro di 1.724 abitanti, con un centro storico di vero pregio, anche se in gran parte il centro urbano è stato ricostruito dopo il terremoto dell’Irpinia.

“Non voglio svendere il mio paese – racconta il primo cittadino – voglio solo richiamare l’attenzione per garantire servizi alla mia popolazione. È diventato difficile anche tappare una buca in strada o permettersi lo sfalcio dell’erba. Da interista sfegatato, mi sono incuriosito davanti a questa milionaria trattativa con i cinesi, ed ho pensato di postare il mio annuncio, nella speranza di trovare un modo per garantire un futuro più florido al mio Comune. Il post nasce da un profondo disagio, frustrazione e senso di impotenza nell’affrontare il quotidiano, per mancanza di liquidità di cassa”. San Sossio non è uno dei comuni sull’orlo del dissesto finanziario, ma molto spesso le cifre riportate in bilancio non corrispondono a quanto disponibile in cassa a causa della burocrazia e dei ritardi. “Il nostro bilancio di previsione – ci tiene a precisare il sindaco – si è chiuso in attivo e permetterebbe di fare tante cose. Io in teoria ho i soldi per investirli nella video sorveglianza, nel miglioramento della rete viaria urbana, nei servizi alla persona e tante altre cose, ma nella pratica lo Stato non trasferisce le risorse in tempo utile con vertiginosi ritardi. Inoltre la Regione Campania non rimborsa i mutui contratti dal Comune su fondi a completo carico della Regione e ormai sono ben tre anni che viviamo questo impasse”. Non solo gli enti nel libro dei crediti del piccolo comune della Baronia, ma anche tanti cittadini. “Abbiamo avuto la sensibilità di eliminare Equitalia dal nostro Comune per la riscossione dei tributi – aggiunge Garofalo – e purtroppo questa cosa è stata confusa dai cittadini come la possibilità di non onorarli e quindi ci troviamo anche con tante tasse non riscosse. Queste tre cose insieme, hanno messo a dura prova il mio ruolo. L’inutilità di fare il sindaco in queste condizioni, mi ha spinto a dire ben venga il cinese che voglia investire con capitali freschi… e così è nato il post pubblicato in rete”.

 

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