Nulla è cambiato rispetto al passato. La casta politica è allergica al controllo di legalità. L’unica supremazia esistente è quella della legge. Quando le indagini interessano personaggi politici di primo piano, si assiste sempre alla scomposta reazione di quella parte politica“. E’ duro il giudizio di Antonio Esposito, giudice da pochi mesi in pensione e che ha presieduto il collegio di Cassazione che ha condannato in via definitiva Silvio Berlusconi nel processo Mediaset, sulle polemiche recenti sollevate dal premier Matteo Renzi contro i magistrati. Il giudice, intervistato da ilfattoquotidiano.it, chiarisce che nulla è cambiato dalla stagione berlusconiana a quella dei rottamatori e affronta anche il caso dei tempi lunghi dei processi. Esposito, che fu al centro di attacchi per l’intervista che rilasciò prima del deposito delle motivazioni della sentenza a carico di Berlusconi, interviene anche sul tema delle intercettazioni: “Temo che questa volta la norma sul bavaglio sarà approvatamontaggio di Paolo Dimalio

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