Essere sexy non significa stare scomode, e stare comode non esclude essere sexy”. Arrivano temporaneamente in tiratura limitata, 50 paia, le Mutandine – facili da togliere, una linea di lingerie provocante, confortevole e dal disegno raffinato, che ha fatto il suo esordio su Facebook il 28 febbraio 2016 e che ai primi di aprile avrà il suo lancio ufficiale a Roma. Materiali di qualità piacevoli al tatto di chi le tocca e le indossa, linee ergonomiche tendenti alle sempreverdi e seducenti culottes, e la necessità di farsi togliere senza eccedere nello strappare, per quattro tipi di mutandine rigorosamente color “black”.

C’è “La sfacciata”, che ha i bottoncini sottili sottili sul didietro; c’è la “Prendila è mia” che i bottoncini li trasferisce abilmente sui fianchi; “Regina di cuori” con la sagoma ritagliata di un bel cuore poco sopra le natiche; infine “Quel certo non so che”, con una linea che scende a V verso il fondo schiena disegnando un percorso da brivido. Tanta l’attenzione per il lato B, un po’ meno per la frontalità in campo, richiamo giocoso all’iconografia pin-up, con le modelle in bianco e nero che sorridono spesso di tre quarti e senza reggiseno. Un’operazione spiritosa e commerciale, ma allo stesso tempo concettuale. “Con le nostre mutandine vogliamo regalare leggerezza, sensualità, ma anche far sentire bene chi le porta”, spiegano a FQMagazine le ideatrici, nonché modelle sulla pagina Facebook, Sara e Barbara. “Giochiamo con la femminilità e a favore della femminilità. Abbiamo inventato le Mutandine – facili da togliere per chi non ha bisogno di rivendicare la propria emancipazione, sia da parte della donna chiedendola, sia per l’uomo che non ha più bisogno di darla. Le nostre mutandine sono emancipazione femminile e punto”.

Poi chiaro che c’è anche una questione di praticità – il tessuto è sì elasticizzato ma di ottima qualità – che finisce per diventare una novità assoluta nel tempio della sensualità costrittiva: “La lingerie sexy è spesso immettibile, non nascondiamoci dietro un dito”, spiega Barbara, la mora, che dice di aver tirato il fiato al momento dei click pubblicitari sui social per tirare indietro la ‘pancetta’ (sfidiamo i lettori a trovarla). “Invece le nostre mutandine possono essere messe sotto i jeans, sotto la gonna o gli short, in ufficio come al cinema, in palestra o a yoga come faccio io, senza provare fastidio e soprattutto rimanendo sexy”.

36 anni Barbara, 34 Sara (“e un bimbo di nove”, precisa lei), entrambe sui palchi da anni a giocare con le maschere del burlesque. “Di base è gioco e sensualità, ma in Italia l’idea è stata fagocitata e corrotta da altre pratiche”, spiega Sara, nome d’arte Karina Brin. “Ho iniziato il burlesque per venire a capo dei miei nodi irrisolti e per giocare con la mia femminilità. Davanti allo specchio non mi piacevo. Con l’ironia del burlesque è cambiato tutto”. E ora le Mutandine – facili da togliere aggiungono un altro tassello: “ti fanno sentire libera, ti fanno prendere respiro, divertire, abbandonare sovrastrutture inutili”. Le taglie vanno infatti dalle XS alle XXXL, e anche di più. Chiunque può quindi liberarsi e godersi una Regina di Cuori. Qualcosa di superato però c’è: il reggiseno. “Basta con questo dogma del completino. E poi il reggiseno è scomodo da togliere”, aggiunge Barbara. Mutandine – Facili da togliere avrà comunque la sua esposizione pubblica, materiale, negli Urban Market di Roma e Milano dopo il lancio, ma rimane comunque una trovata dapprima lanciata sul web: “Colpa di photoshop che ci ha obbligati a questa ossessione per la perfezione – ironizzano le ragazze che giurano di non averlo usato – siamo comunque troppo sbilanciati sull’immagine, un’abitudine che rischia di toglierci le facoltà dell’immaginazione. Meglio riappropriarsi degli altri sensi”. E pare che le Mutandine – facili da togliere aiutino. Provare per credere. E non è detto che un giorno arrivi anche la versione maschile.

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