Televisione

The Voice of Italy 2016, buona la prima (per l’Auditel). Dolcenera sgradevole e irritante, Emis Killa rivelazione

di Domenico Naso

Carramba, che sorpresa! The Voice of Italy torna su RaiDue con la prima puntata delle blind audition e con una giuria nuova di pacca (o quasi) e che succede? Che incassa un ottimo 14,74% di share, più di 3 milioni di spettatori e deve piegarsi solo di fronte alla potenza di fuoco di Chi l’ha visto?, che vince la serata con 3,6 milioni e quasi il 16,5% di share. Tanto per intenderci, lo scorso anno la prima puntata del talent senza talenti aveva ottenuto due punti di share e circa centomila spettatori in meno.

Di chi è il merito? Sicuramente l’effetto curiosità per la giuria rinnovata ha fatto la sua parte: innanzitutto è tornata Raffaella Carrà, dopo la sciagurata decisione di lasciare la poltrona girevole per imbarcarsi in quel naufragio clamoroso che è stato Forte Forte Forte; poi, al posto di Noemi, Piero Pelù e J Ax, ecco Dolcenera, Max Pezzali e Emis Killa, a comporre un parterre paraculamente creato per accontentare tutti i gusti.

Ottimi risultati all’Auditel a parte, l’esordio della quarta edizione di The Voice of Italy ha funzionato televisivamente? C’è da dire che la fase delle blind è da sempre il punto di forza del format, grazie a un montaggio certosino che renderebbe televisivamente interessante anche una maratona di preghiera di 36 ore nella grotta di Lourdes. I guai, per il competitor loffio di X Factor, arrivano nelle fasi successive, di una noia mortale e spesso musicalmente molto al di sotto degli standard di decenza che dovrebbero essere richiesti in un programma del genere.

L’esordio dei nuovi giudici va analizzato singolarmente, perché molto diversi tra loro sono stati gli approcci all’esordio televisivo.

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