Preoccupa la crescita dei consensi del Front National, in vista domenica del primo turno delle elezioni regionali in Francia. Marine Le Pen, che è candidata alla presidenza della regione del Nord (Nord-Pas-de-Calais e Picardia), con quasi sei milioni di abitanti, potrebbe strappare oltre il 40 per cento dei consensi, secondo gli ultimi sondaggi, e piazzarsi ampiamente al primo posto, davanti ai candidati della destra classica e del Partito socialista. Fa tanto paura il Fn che proprio i giornali del Nord hanno deciso di dare battaglia alla Le Pen mentre da Parigi Pierre Gattaz, presidente del Medef, la Confindustria francese, tratta il partito di “irresponsabile” dal punto di vista economico.

“Perché una vittoria dell’Fn ci preoccupa” – Proprio questo titolo si poteva leggere lunedì 30 novembre nella prima pagina della Voix du Nord, con sede a Lille, il principale quotidiano dell’estrema Francia settentrionale. All’interno si spiegavano in dettaglio le ragioni per cui praticamente non si deve votare domenica la Le Pen e compagnia. Il partito di estrema destra ha subito reagito minaccioso. Ma questo non ha impedito che un altro quotidiano importante di questa fetta di Francia, in particolare della Picardia, facesse altrettanto: “Il vero volto dell’Fn nella regione”, ha titolato mercoledì il Courrier Picard. Il tono è lo stesso anche da parte del Nord-Eclair: le tre pubblicazioni sono controllate da un unico gruppo, il belga Rossel (editore anche del belga Le Soir) e sono considerate di centrosinistra. Quanto alla Croix du Nord, settimanale di tendenza cattolica, si è allineato agli altri, perché “in quanto giornalisti cristiani – si legge in un editoriale -, noi non possiamo stare zitti”.

Scaramucce fra deontologia e qualche minaccia – “Il nostro lavoro di giornalisti – ha detto Jean-Michel Bretonnier, caporedattore della Voix du Nord – è rendere conto di una realtà, andare al di là delle apparenza, spiegare, a costo di non piacere ad alcune persone”. Negli ultimi giorni il suo giornale sta affrontando temi concreti, come la possibilità che una gestione del Front National (che chiede addirittura una preferenza per le imprese della regione negli appalti pubblici) possa allontanare gli investitori stranieri o del resto della Francia, di cui il Nord ha tremendamente bisogno. “Ma che idea avete di voi stessi – ha chiesto la Le Pen ai giornalisti del quotidiano – per credervi autorizzati a erigervi in autorità morale e a lanciare fatwa contro vostri concittadini?” La leader dell’Fn è andata oltre, minacciando, nel caso sia eletta, di togliere alla Voix du Nord i contributi previsti dalla regione. Lì è nata una polemica, perché il giornale non riceve sussidi regionali, anche se poi è emerso che in effetti ne usufruisce una società controllata, attiva nel settore audiovisivo.

Economicamente inaffidabili? – Il Front National ha dovuto anche affrontare l’”assalto” da parte del Medef. Il presidente Gattaz raramente prende posizione in maniera così esplicita. Ma questa volta il presidente degli industriali francesi, europeista e dalle idee decisamente liberal, ha detto chiaro e tondo che “il loro programma economico non è responsabile”, richiamando alla memoria alcune proposte del partito, come il ritorno al franco, l’aumento delle tasse sull’importazione, l’abbassamento dell’età pensionabile a 60 anni e l’aumento sistematico di tutti i salari (e di 200 euro quello minimo, in Francia fissato per legge).

Quali riflessi di questo assedio a 360 gradi? – Non è chiaro se le ultime critiche serviranno ad arginare il fenomeno Marine Le Pen. Il suo elettorato non è certo in sintonia con la Confindustria francese. Più pericolose per lei le prese di posizione di quotidiani ben radicati sul territorio. Ma alcuni esperti sottolineano che episodi di questo tipo possono rafforzare la sua immagine di “paladina anti-sistema” e di vittima dei “cattivi” giornalisti. D’altra parte, una volta superato il primo turno, se destra e sinistra concluderanno un’alleanza (eventualità al momento attuale per nulla scontata), per lei non sarà facile imporsi al ballottaggio. Deve evitare qualsiasi passo falso. La sua battaglia non è ancora vinta completamente.

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