“Non sono io Denise, è stato uno scherzo. Mi dispiace tanto”. Questo ha detto ai carabinieri del nucleo investigativo di Potenza, che le hanno prelevato un campione di Dna, la ragazzina che ha “postato” dal suo computer un messaggio sul profilo Facebook di Piera Maggio dicendo di essere la figlia scomparsa da Mazara del Vallo il 1 settembre del 2004. Eppure a questo punto la sua parola non basta a chiudere il caso. Gli inquirenti proseguono negli accertamenti per verificare che la ragazzina questa volta dica tutta la verità. Una volontà espressa, attraverso il suo legale, anche da Piera Maggio. “Non è lei? Può essere, ma noi vogliamo la certezza, vogliamo i risultati del test. Si tratta di un protocollo ordinario e ci saremmo meravigliati se non fosse stato eseguito” ha dichiarato a ilfattoquotidiano.it l’avvocato Giacomo Frazzitta.

PRELEVATI I CAMPIONI DEL DNA – I Carabinieri di Potenza, su delega della Procura di Marsala, si sono recati a Tito, il paese della provincia dove la ragazzina vive insieme alla mamma e a due fratelli. Le hanno prelevato un campione di Dna e lo hanno inviato ai Ris per una comparazione con quello di Denise. La madre della ragazzina si è da subito mostrata disponibile e non ha in alcun modo opposto resistenza a che fosse eseguito il prelievo. Per avere i risultati ci vorranno almeno un paio di settimane. Il tutto si è svolto nella massima riservatezza, anche se nel comune del Potentino negli ultimi giorni la notizia ha destato molto clamore. Quando ha visto i carabinieri entrare in casa e spiegare le ragioni della loro ‘visita’, la ragazzina è crollata subito. Ha confermato di non essere la vera Denise, circostanza che aveva già riferito anche a un’inviata della trasmissione Chi l’ha visto? e si è mostrata molto dispiaciuta per quanto fosse accaduto. Lei porta il cognome della madre, mentre quello del padre (che non l’ha riconosciuta), è lo stesso di una famiglia di nomadi che viveva nei pressi di Mazara del Vallo all’epoca della scomparsa di Denise Pipitone e sulla quale furono eseguiti alcuni accertamenti nella prima fase delle indagini, prima che l’inchiesta si spostasse sui dissidi all’interno della famiglia. Un elemento che non era passato inosservato alla stessa Piera Maggio. Ad agosto, infatti, la mamma di Denise aveva segnalato anche questo particolare alla Procura di Marsala.

LA PISTA CHE AVEVA CONDOTTO A TITO – La scorsa settimana, il programma di Federica Sciarelli ha reso noto il contenuto del messaggio postato sul social network in cui la bambina scriveva “Sono Denise mamma”. Dopo la messa in onda le compagne di classe hanno riconosciuto nella foto del profilo da cui proveniva quel messaggio la loro amica e hanno avvisato i genitori. Alcune telefonate sono arrivate alla redazione della Tgr Rai della Basilicata. In particolare un uomo ha raccontato di conoscere quella ragazzina. Ed era vero, solo che ora lei afferma che era tutto uno scherzo. Quel post era stato inviato da Tito, centro in provincia di Potenza in cui la famiglia si era trasferita da qualche anno, dopo aver abitato in un altro comune del Potentino e, prima ancora, in Calabria. La ragazzina autrice del messaggio su Facebook compirà 11 anni solo a novembre, mentre Denise oggi ne avrebbe 15. Una differenza che, a quanto pare, è stata notata anche dagli inquirenti che stavano seguendo questa pista e dai carabinieri che si sono recati a casa dell’adolescente. Per avere la certezza, però, bisognerà attendere i risultati del test.

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