Giunta ormai alla terza lettura in Parlamento, la riforma della Costituzione divide il mondo politico, ma non suscita particolare interesse presso l’opinione pubblica. Tale è la sensazione che si riscontra ogni volta che si propone l’argomento ai cittadini in strada, come abbiamo fatto da ultimo in questo vox registrato davanti alla stazione Centrale di Milano. Gran parte degli interpellati si dichiarano non interessati o non informati. “Ho smesso di interessarmi, tanto decidono sempre come fa loro comodo”, dice una donna. “La politica dovrebbe occuparsi di altri problemi, a cominciare dalla sicurezza”, sostiene un’altra voce. Tra coloro che approvano la riforma prevalgono argomenti di facile presa come la necessità di “risparmiare soldi per gli stipendi dei senatori” o la “semplificazione dell’iter per l’approvazione delle leggi”. I contrari esprimono il sospetto che la Costituzione sia “stravolta a uso e consumo dei partiti” che ne propongono la revisione. Ma pochi leggono la riforma in combinata con la nuova legge elettorale e in relazione agli effetti sull’equilibrio fra poteri e istituzioni dello Stato.  E voi cosa ne pensate? Si può cambiare la Costituzione senza un dibattito profondo nel Paese, ad opera di un parlamento espresso da una legge elettorale illegittima? “Uomo da marciapiede” in questo caso prende posizione e risponde di no. Scegliete la risposta che vi convince di più nel nostro sondaggio e dite la vostra nei commenti   di Piero Ricca, riprese Ricky Farina

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