La rivolta degli spacciatori contro le forze dell’ordine. Succede a Roma, nel Pigneto, quartiere noto per la movida notturna. E’ successo tutto mercoledì 29 luglio, di sera, quando la zona è piena zeppa di giovani. Questi i fatti. Una pattuglia di carabinieri ferma due spacciatori originari del Gambia, sorpresi a vendere dosi di hashish ed eroina. Scene come tante nella nuova isola pedonale del rione. Questa volta, però, accade qualcosa che gli esponenti delle forze dell’ordine non potevano immaginare: una quarantina di persone, quasi tutti spacciatori, li hanno stati accerchiati e aggrediti. Obiettivo: liberare i loro connazionali. Dopo gli scontri, avvenuti nella serata di giovedì 29 luglio, gli stessi militari del nucleo operativo della compagnia Piazza Dante ne hanno arrestati sette, tutti cittadini della stessa nazionalità dei fermati, molti già noti alle forze dell’ordine, di età compresa tra i venti e i trent’anni. I capi di accusa sono concorso in oltraggio, minaccia, resistenza e violenza a pubblico ufficiale, spaccio e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Dopo l’arresto dei due pusher del Gambia, il gruppo di extracomunitari ha iniziato a spaccare bottiglie di vetro e, successivamente, ha cercato lo scontro con i carabinieri per farli desistere dal portare in carcere gli spacciatori. La collaborazione di alcuni abitanti e commercianti del quartiere ha, però, distratto per pochi istanti i facinorosi e consentito ai militari, insieme agli arrestati, di allontanarsi a bordo delle auto di servizio. Le scene di protesta non si sono fermate ma hanno preso di mira anche i cittadini che sono intervenuti, fino a quando l’arrivo di altre pattuglie dei carabinieri ha consentito di disperdere la folla e bloccare i violenti, quasi tutti trovati anche in possesso di dosi di hashish. I sette stranieri arrestati sono stati accompagnati in caserma, dove si trovano a disposizione dell’autorità giudiziaria, in attesa di rito direttissimo.

 

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