Di Ray se ne sta parlando poco, ma in realtà, la nuova piattaforma web dedicata a tutto il pubblico della rete, e in particolare ai giovani tra i 15 e i 30 anni, nella quale confluiscono contenuti esclusivi legati alle fiction Rai e non solo, sta cercando di rinnovare l’immagine del brand Rai.

Nell’epoca del digitale, oggi Ray cerca di rispondere alle esigenze degli utenti del web, che sono quelle di poter decidere, cambiare, prendere parte e commentare i contenuti proposti dall’emittente, trovando un nuovo modo per interagire con i propri spettatori. Sull’onda di innovazione apportata dalla piattaforma, tra le prime serie inedite scelte, è stata selezionata “140 Secondi”, scritta e diretta da Valerio Bergesi, della quale ilfattoquotidiano.it vi propone la prima puntata in esclusiva, già visibile insieme alle altre su www.ray.rai.it. 140 secondi che richiamano il limite dei caratteri disponibili su Twitter. È questo il concetto alla base della serie strutturata in 15 puntate, quello di raccontare una storia nello spazio di un tweet.

Non c’è molta differenza tra la maniera in cui Jacopo Alighieri, interpretato da Bergesio stesso, racconta la sua vita e il linguaggio condensato, veloce, sintetico e ipertestuale di Twitter e dei social network in generale. Il protagonista adatta il suo modo di pensare e di parlare allo stile del web per condividere in rete le proprie storie. Problemi di ogni giorno come la ricerca di un lavoro, le difficoltà economiche o l’esaltazione sentimentale sono i temi che vengono affrontati con leggerezza e ironia. Jacopo ha quasi 30 anni, nella vita spera di trovare un lavoro, di andare a vivere da solo e di incontrare finalmente l’amore della sua vita. Piccoli obiettivi, che al giorno d’oggi diventano grandi e faticose imprese e che scatenano una serie rocambolesca di avventure, imprevisti, fraintendimenti, lotte e precarie conquiste quotidiane nell’Italia dei nostri giorni. Una storia composta da tanti piccoli racconti di 140 secondi, narrati dalla costante voce fuori campo del protagonista, così da alternare pensiero e azione, detto e non detto, desideri intimi e aspettative degli altri. “Quello che mi interessava era trovare un modo semplice per catturare il lato ironico della vita di tutti i giorni, senza esagerazioni.

Per fare questo mi attraeva l’idea di creare una macchina complessa, rapida e intricata, ma che nello stesso tempo fosse chiara e facile da seguire” ha spiegato Bergesio, e infatti narrazione veloce e ritmo serrato richiamano lo stile dei videoclip musicali, dei trailer e dei video virali sul web, mentre l’attenzione ai dettagli e la cura particolare della fotografia e della regia donano al prodotto una forte impronta cinematografica. 15 puntate con un finale slegato dalle altre, che possono essere viste indipendentemente e che tuttavia, nell’insieme danno forma una trama precisa, raccontando, attraverso piccoli frammenti di vita quotidiana, le giornate di un quasi trentenne nell’Italia di oggi. Dal primo appuntamento, al colloquio di lavoro, dal licenziamento all’inizio o la fine di una relazione, tutti momenti svelano, nell’arco della serie, abitudini e costumi del Paese in cui viviamo oggi.

La puntata in esclusiva

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