Non bastavano gli utenti che da mesi stanno denunciando le sue foto a Facebook come “inappropriate”. Ora sotto i suoi scatti gli utenti dei social network scrivono: “Togli quelle immagini disgustose”. Soggetti delle fotografie, donne nude mentre stanno allattando o che mostrano come il loro corpo sia cambiato dopo il parto. Foto che ricevono insulti e segnalazioni sul social network, tanto da costringere la fotografa americana Jade Beall – ideatrice di A Beautiful Body Project – ad autocensurarsi pixelando i seni e da qualche settimana a rimuovere giudizi offensivi sul corpo delle neo mamme.

Difficile dire se le offese arrivino più da uomini o donne, certo è che “le critiche provengono da chi non crede che la bellezza si possa trovare in cicatrici, rughe, smagliature, macchie della pelle, grasso, acne, o qualsiasi altra imperfezione fisica”, racconta a ilfattoquotidiano.it Kristen Watts, moderatrice della pagina Facebook della fotografa dell’Arizona. Mamme con bimbi al seno o donne nude con i segni del parto sulla pelle insultate perché secondo una parte degli utenti online “non sono degni di essere chiamati belli o di essere visualizzati su internet – continua Watts – Mentre se un corpo viene reso perfetto con l’uso di photoshop, allora la nudità è ben accetta da tutti”.

Il progetto nasce nel 2012, quando Beall è ingrassata 22 chili durante la gravidanza. “Dopo la nascita di mio figlio stavo entrando in depressione perché mi sentivo orribile e confusa – racconta la fotografa 35enne sul suo sito internet – Mi sono trascinata nel mio studio e ho iniziato a fotografare il mio corpo ormai cambiato”. Postate queste fotografie sul web, Beall è stata inondata da email di neo mamme desiderose di mettersi in posa per lei. “In tante – continua la fotografa – credevano di avere un corpo poco attraente e rovinato”. Da qui la scelta di ritrarsi affaticate dalla gravidanza, con cicatrici e smagliature, proprio accanto ai loro figli, “per mostrarle in tutta la loro reale bellezza”.

Gli scatti, raccolti nel 2014 grazie ad una piattaforma di crowdfunding nel volume “The bodies of mothers”, sono stati solo l’inizio. Secondo passo, infatti, è stata la nascita di una piattaforma online dove Beall collabora con altre fotografe per ritrarre donne da ogni parte del mondo, “nude dopo il parto, prima di partorire, mentre il corpo invecchia, è malato, grasso, magro, liscio, peloso”, racconta Watts. Sul sito “A beautiful body project” si possono proporre storie o servizi fotografici, oppure inviare autoscatti.

Lanciato su Facebook, è stato proprio questo progetto ad attirare i commenti “disgustati” di alcuni utenti. “Abbiamo deciso di non rispondere alle provocazioni – continua Watts – Ogni giorno lottiamo contro il fatto che sui social network le nostre immagini sono cancellate perché ritenute offensive. Alcuni non capiscono il perché del nostro lavoro, non possiamo farci nulla”. Secondo Watts è molto più comune di quanto si pensi che una donna si vergogni del proprio corpo dopo aver partorito. “Commenti come quelli che stiamo ricevendo non aiutano certo le neo mamme a celebrare la loro bellezza – conclude Watts – mentre i nostri scatti vogliono proprio far capire la grandezza del corpo femminile”.

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