Aeroporto di Fiumicino, ore 8 del mattino. Luca Bertazzoni pizzica il ministro Maurizio Lupi, al centro del ciclone dopo lo scandalo appalti sulle Grandi opere pubbliche, mentre è in partenza per la Milano dell’Expo. Pur non essendo indagato, il titolare delle Infrastrutture è accusato di aver chiesto aiuto a Ercole Incalza, storico dirigente del suo dicastero, e ad alcuni imprenditori suoi amici per trovare un lavoro al figlio Luca, laureato nel dicembre 2013 in Ingegneria. Davanti alle telecamere di Servizio Pubblico si difende: “Io non ho fatto pressioni per far assumere mio figlio. Per uno che ha studiato Ingegneria civile, quante possibilità ci sono di fare un lavoro che sia a contatto con le attività del ministero delle Infrastrutture?”. E riguardo all’ipotesi di sue dimissioni: “Perché dovrei? Renzi dice che è una decisione che spetta a me. Io mi assumo le mie responsabilità, l’ho sempre fatto”

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Servizio Pubblico, Santoro: “Il caso Lupi è uno schiaffo in faccia a tanti giovani neolaureati”

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