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ilfattoquotidiano.it sbarca in Parlamento, interrogazione sul bavaglio di Renzi

Bufera dopo l'articolo della nuova sezione “Palazzi e Potere”. I deputati di Sel chiedono al premier di ritirare il provvedimento: "Imposizioni gravissime in uno Stato democratico"
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La nuova sezione “Palazzi e Potere” del ilfattoquotidiano.it sbarca in Parlamento. Con un’interrogazione presentata da Sinistra ecologia  libertà (Sel), a firma del capogruppo alla Camera Arturo Scotto e di Giovanni Paglia, e rivolta direttamente al presidente del Consiglio, Matteo Renzi. I due deputati chiedono al premier di chiarire la vicenda del nuovo «Codice di comportamento e di tutela della dignità e dell’etica dei dirigenti e dei dipendenti», della quale ieri abbiamo dato conto con un articolo di Antonio Pitoni e Giuseppe Alberto Falci.

Il testo dell’interrogazione  ricorda le «polemiche» che hanno accompagnato l’adozione del provvedimento che introduce «restrizioni del diritto di critica e della libertà di parola», nei confronti dei dipendenti e dei dirigenti di Palazzo Chigi, «assurde e inaccettabili in uno Stato democratico». E ricordando che «il diritto di critica è espressione della democrazia di un Paese ed è un diritto tutelato costituzionalmente» (dall’articolo 21 della Carta) e che, in particolare, «il diritto di critica dei lavoratori come pure il diritto di critica sindacale  rivestono una particolare importanza nell’ambito del nostro ordinamento giuridico», Scotto e Paglia chiedono al premier se «non intenda immediatamente abrogare» il decreto con cui è stato introdotto il nuovo Codice etico dei dipendenti della presidenza del Consiglio. «Le restrizioni del diritto di critica e della libertà di parola – concludono Scotto e Paglia – rappresentano imposizioni gravissime in uno Stato democratico come il nostro, oltre che incompatibili con i principi fondanti della nostra Carta Costituzionale che disciplinano la libertà di manifestazione del pensiero».

 

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