Da luogo di morte a luogo di aggregazione. Nel quartiere di Pianura a Napoli è stata aperta al pubblico, dopo anni di lavori e passaggi burocratici “La Casa del Giovane” intitolata alla memoria di Gigi Sequino e Paolo Castaldi, vittime innocenti della camorra. “Quando ho messo piede qui – ci spiega la Rosaria Evangelista, mamma di Gigi – dai muri si sentiva ancora il puzzo della morte perché proprio qui (in quella che era la roccaforte della famiglia Mele) è stata decisa la loro uccisione”. “Da quei giorni funesti – racconta Don Vincenzo – è nata l’associazione Onlus “San Mattia” che oggi gestisce la struttura anche grazie all’aiuto delle Istituzioni. L’associazione è composta da tanti giovani del quartiere, che hanno partecipato attivamente alla ristrutturazione della villa, ma soprattutto dai genitori delle vittime di camorra, per questo – sottolinea il Procuratore nazionale Antimafia Franco Roberti – questo edificio ha un valore altamente simbo lico. La necessità – conclude il Procuratore – è cominciare a considerare il bene confiscato una risorsa per l’economia nazionale ma tutti devono fare la loro parte, anche le banche”  di Fabio Capasso

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