“La novità rispetto al paradigma mafioso tra imprenditori, politici corrotti e criminalità organizzata e che oggi ci viene offerta dall’inchiesta sulla Capitale è che sembra che i politici siano per la prima volta subalterni rispetto ai mafiosi e anche rispetto agli imprenditori”. Così il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti intervenuto a Napoli nel corso dell’inaugurazione di un bene confiscato alla camorra e assegnato ad un’associazione. Il malaffare era già affiorato a metà degli anni ’90, nelle inchieste sulla ricostruzione post-terremoto a Napoli, ma allora non disponevamo degli attuali strumenti investigativi” – spiega Roberti – e le riforme di cui si sta parlando sono sicuramente positive, non tanto per l’aumento di pene per la corruzione, ma soprattutto per il nuovo regime della prescrizione che aspettavamo da tanto. Purtroppo si tratta solo di un disegno di legge – conclude Roberti – sarebbe stato meglio procedere con un decreto” di Fabio Capasso
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