Luigi De Magistris, in collegamento da Napoli, si difende, esordendo così: “Piuttosto che tra i poteri forti di Renzi e DellaValle, preferisco stare tra i ragazzi di Scampia. Ci sono infatti tre vittime della Bce oggi: la città di Napoli, le forze dell’ordine e i giovani”. E aggiunge: “Io nomi e cognomi li ho fatti. Forse per quello pago ancora oggi. Sono stato sentito 93 volte dai magistrati di Salerno. Non rispondo a Mastella, non voglio fare polemica. La sua iscrizione era un atto dovuto, lo hanno detto i magistrati di Salerno. Ma è un mondo alla rovescia: gli accusati diventano accusatori. Mastella potrebbe fare il pm”. Poi afferma: “Non ho mai attaccato la magistratura. Sono sottoposto da anni al controllo della magistratura. Sono l’unico sindaco italiano indagato per le buche stradali. Credo all’autonomia della magistratura. Credo di aver subito un’ingiustizia clamorosa. Impugnerò la sospensione. Dimissioni? Sono stato condannato, sono stato sospeso da sindaco, ora mi si dice anche di dimettermi. Rispetto gli effetti giuridici della legge” – continua – “ma ho visto fare le peggiori nefandezze da persone interne alle istituzioni. Le dimissioni sono un fatto etico. Rispetto la magistratura, nella mia vita ho sempre fatto il mio dovere. Io farò il sindaco per strada, anche se formalmente sospeso. Continuerò a esercitare le mie funzioni di sindaco fino alla fine del mio mandato. Voglio continuare a essere un servitore dello Stato”

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