“L’Italia è in deflazione e il presidente del Consiglio mangia il gelato”. L’attacco a Matteo Renzi questa volta lo firma il giornalista Roberto Saviano, nella sua rubrica “L’Antitaliano” su L’Espresso in edicola il 12 settembre. “Il momento è gravissimo e la necessità di serietà è illimitata”, scrive, “si pensava che con l’uscita di scena di Silvio Berlusconi, quell’eterno rinvio ai tipici personaggi della commedia all’italiana fosse esaurito. Si sperava che il pagliaccio e l’abile battutista con responsabilità di governo avessero lasciato il terreno a una generazione di persone serie, in grado di cogliere la gravità delle situazioni e dunque capace di lavorare con discrezione a soluzioni anche dolorose, ma di largo respiro”. 

Tra le scelte di Renzi criticate da Saviano, quella di presentarsi nel cortile di Palazzo Chigi con in mano un gelato per ribattere alla vignetta dell’Economist. “Se il giorno in cui si è ufficializzata la deflazione che ha portato l’economia italiana al 1959 il nostro premier ha teatralmente mangiato il gelato, forse a breve -sottolinea ancora lo scrittore- sarà costretto a presentarsi al Paese in ginocchio e con la testa bassa, in un vuoto di parole, finalmente rappresentativo del disastro”.

Dal mondo politico reazioni soprattutto in Forza Italia. “Roberto Saviano deve aver finito la sua fantomatica spinta propulsiva di moralizzatore e di fustigatore dei costumi se per giustificare le critiche al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha bisogno di insultare per l’ennesima volta il presidente Silvio Berlusconi“, dice il capogruppo alla Camera Renato Brunetta. “Saviano emblema della sinistra radical chic: incapace di scendere dal piedistallo e incline all’antiberlusconismo anche quando parla d’altro”, scrive su Twitter la responsabile Comunicazione del movimento azzurro, Deborah Bergamini.

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