“La crisi ha costretto tutti ad adottare delle strategie di adattamento”. Alla presentazione dei dati dell’Osservatorio sui consumi dei milanesi, il sondaggista Nando Pagnoncelli (Ipsos) ha illustrato le principali tendenze rilevate nel capoluogo lombardo nell’arco dell’ultimo anno (dal maggio 2013 all’aprile 2014). “Nella prima parte della crisi – ha detto Pagnoncelli – si incideva sulle spese voluttuarie, adesso invece ci si permettono piccoli lussi a fronte di sacrifici su altre voci come prodotti alimentari, cosa mai successa a Milano“. Poi ha concluso: “C’è un’aspettativa di cambiamento incarnata dalla nuova stagione politica, un’aspettativa che deve però fare i conti con degli indicatori economici che non accennano a migliorare. C’è grande preoccupazione soprattutto per la situazione occupazionale che induce le famiglie ad un consumo più sobrio e un maggiore risparmio, proprio perché il futuro non è sicuro” di Alessandro Madron

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Crisi: se la politica economica non aiuta i più poveri

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