“Era un cantante e un comico. Era un artista eclettico, sapeva fare un po’ di tutto”. Tanti torinesi si sono messi in fila per omaggiare Giorgio Faletti (morto il 4 luglio scorso), qualcuno ha portato un fiore, altri un biglietto. La camera ardente è stata allestita presso l’ospedale Molinette, dove venerdì si era spento lo scrittore. Nel pomeriggio il feretro verrà trasportato ad Asti, città d’origine del comico, le esequie si svolgeranno domani alle 14. “Faceva tante cose e quindi non stufava” ed proprio la sua poliedricità artistica il tratto che emerge dai ricordi dei cittadini comuni. Ma in tanti non dimenticano il suo impegno, in particolare la canzone-denuncia “Minchia signor tenente”. Tanto che un signore, dopo aver visitato la camera mortuaria, si indigna: “trovo vergognoso che non ci sia un rappresentante della forze di polizia, in segno di rispetto a Giorgio Faletti” di Cosimo Caridi
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