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Disabili, classi differenziali – secondo atto

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A distanza di circa una settimana dalla denuncia della associazione ‘Tutti a scuola’ sulla incredibile formazione di una classe della scuola primaria di una cittadina della provincia di Napoli formata da 22 alunni con quattro bambini disabili registriamo una significativa presa di posizione da parte del responsabile nazionale del welfare e scuola del Pd on. Davide Faraone.

Non è accettabile – dichiara Faraone- che si formino classi differenziali per i disabili nella scuola italiana. Non è possibile accettare violazioni degradanti e indegne di un Paese civile. Ad esempio è inaccettabile che a Napoli, nella terza sezione A dell’Istituto comprensivo De Ruggero di Brusciano, risultino iscritti quattro alunni disabili su un totale di 22. Il provveditorato deve immediatamente intervenire, sdoppiando la classe. Altrimenti, sappiamo già come finirà: da settembre, 4 bambini disabili, trascorreranno il loro tempo fuori dalla classe, con un insegnante di sostegno, magari non di ruolo e poco specializzato. 
Non tollereremo la formazione di classi speciali non “ufficializzate”, ma “di fatto”. La scuola italiana è la scuola dell’inclusione, non della “deportazione”.

Invitiamo i cittadini a segnalare alla mail welfare@partitodemocratico.it, i casi di scelte culturalmente e socialmente scellerate“.

Le parole dell’onorevole Faraone vanno sicuramente nella giusta direzione, significativo è anche l’invito rivolto ai cittadini, alle scuole, alle associazioni a segnalare condizioni come quella della scuola di Brusciano.

Ora la responsabilità delle decisioni, come scrivevo nel post precedente, ricadono tutte sul ministro Giannini.

Al ministro, tuttavia, è richiesto un intervento e non un comunicato stampa. Questo però sembra un buon inizio per riaffermare i valori della scuola di tutti.

Complimenti on. Faraone, continui così!

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