I mafiosi sono scomunicati. La ‘ndrangheta va combattuta, perché adora i soldi e non il bene comune. Questo noi lo dobbiamo soprattutto ai nostri giovani, e lo deve soprattutto la Chiesa, che ha tra i suoi grandi compiti la formazione delle coscienze“. Così Papa Francesco va contro la criminalità organizzata, pronunciando la scomunica dall’altare della messa nella Piana di Sibari, in Calabria, davanti a oltre 200mila persone. “Quando all’adorazione del Signore si sostituisce l’adorazione del denaro – ha detto il Papa nell’omelia – si apre la strada al peccato, all’interesse personale e alla sopraffazione. Quando non si adora il Signore – ha proseguito – si diventa adoratori del male, come lo sono coloro che vivono di malaffare, di violenza, la vostra terra, tanto bella, conosce le conseguenze di questo peccato”  di Lucio Musolino

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Papa Francesco oltre Wojtyla: per la prima volta un’esplicita scomunica ai mafiosi

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