Sms antispaccio e prostituzione, forze del’ordine impiegate per missione e niente più “cortei violenti” in centro storico. Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, presenta il piano “Roma Capitale sicura”, dopo gli scontri del 12 aprile e le violenze del 3 maggio prima la final di Coppa Italia. 

“Il nostro obiettivo è combattere l’uso della droga. È già operativo il numero a cui inviare l’sms, per combattere lo spaccio di fronte alle scuole. Il numero è 3386640311 e sarà collegato a un acronimo: ‘squadre mai spaccio’. Che “saranno presenti nell’ambito della città di Roma, che sarà divisa in tre macro aree: una area sarà seguita dalla polizia, un’altra dai carabinieri e l’ultima dalla guardia di finanza. Piuttosto che fare un generico aumento delle dotazioni organiche abbiamo previsto” per Roma “che vi possano essere dei nuclei per specifiche azioni per contrastare la criminalità locale. A Roma le forze dell’ordine saranno impiegate per missione”.

Il responsabile del Viminale spiega che “l’accordo con il premier Matteo Renzi comprende il Daspo a vita per i violenti, nuove norme per combattere la violenza allo stadio Olimpico e un ulteriore rafforzamento delle collaborazioni con le società sportive”. “Si è abusato del rispetto del diritto a manifestare. Sulla questione degli incappucciati nei cortei e sulla tutela dei diritti dei cittadini e delle forze dell’ordine abbiamo scelto la linea dura: chi manifesta è libero di fare ciò che vuole, ma il limite è la legge e la libertà altrui”. 

Secondo il ministro “non c’è bisogno di soldi, ma di più organizzazione. Serviranno risorse per rafforzare i presidi e la videosorveglianza”. Ma il piano sicurezza per Roma “mira a mettere in piedi un contrasto organizzato alla violenza di modo nuovo, con impiego delle tecnologie informatiche, il controllo della movida, una direttiva politica contro abusivismo e la contraffazione, e impiego di squadre contro lo spaccio e la prostituzione. Un nuovo sistema organico”.

Il piano prevede “un’ulteriore segmentazione dei settori dello stadio Olimpico; il potenziamento del servizio di videosorveglianza nello stadio, per identificare le azioni violente, e di quello in città, in particolare le vie di accesso all’Olimpico; aumento dei controlli all’ingresso e anche dell’abusivismo allo stadio”. Tra le misure anche “il potenzionamento dei controlli alle barriere autostradali“. Per l’aumento della videosorveglianza, aggiunge Alfano, “stiamo cercando le risorse economiche necessarie, che potrebbero arrivare anche dai fondi Ue“.

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