Dopo che la Consulta ha bocciato la legge 40, per quanto riguarda il divieto della fecondazione eterologa previsto nel nostro Paese, veementi arrivano le reazioni di chi ha contribuito a vararla in Parlamento. “Aboliamo la Camera, non serve, ormai decidono 15 giudici al posto del Parlamento” afferma con disprezzo il senatore del Nuovo centro destra, Carlo Giovanardi. “La sentenza apre al mercato del corpo, alla vendita dei gameti e degli ovuli, allo sfruttamento della povera gente” aggiunge la collega di partito Eugenia Roccella. “Quando vedranno gli effetti di questa decisione capiranno che avevamo fatto una buona legge che poneva i giusti paletti per evitare degenerazioni” gli fa eco Paola Binetti di Scelta Civica. “Dobbiamo legiferare, c’è un baratro normativo a causa di una Consulta che si appropria di un potere non suo, ha ragione Berlusconi su questo, siamo alla mercé di 15 giudici orientati politicamente” sostiene ancora Giovanardi. “Se il parlamento ridiscute la legge sul solco della sentenza della Corte Costituzionale va bene, se è per tornare indietro sarebbe un grosso problema” replica Davide Zoggia del Pd ” il mondo è cambiato, ogni paese ha trovato delle soluzioni giuridiche, il punto centrale è rispettare la libertà di scelta degli individui”   di Irene Buscemi

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Legge 40 e matrimoni gay: il ‘comune sentire’ è più evoluto della politica?

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