Aprile, dolce dormire. Un detto popolare che non vale affatto per i contribuenti alle prese con le scadenze fiscali. Per il quarto mese dell’anno, infatti, il fisco ha in serbo per gli italiani l’appuntamento più importante e puntuale: quello con la dichiarazione dei redditi. Sono chiamati in cassa milioni di italiani che dovranno vedersela tra fatture, documenti e scontrini con i quali calcolare gli introiti, le deduzioni e le detrazioni per il pagamento delle tasse. Poi una novità che coinvolge circa 5 milioni di partite Iva, tra imprese, commercianti e professionisti (con esclusione del regime dei minimi): la comunicazione dello spesometro (lo strumento messo a punto dal Fisco contro l’evasione fiscale) con la sua doppia scadenza del 10 e del 22 aprile, a seconda del metodo di liquidazione Iva e delle modalità di pagamento. Anche se, va detto, si parla già di una possibile proroga di sei mesi richiesta dalle associazioni dei commercialisti. Una notizia positiva? Per i primi dieci giorni del mese non c’è nessun evento da segnare sul calendario.

Vediamo nel dettaglio le scadenze.

Spesometro
Si inizia da giovedì 10 aprile con la comunicazione da parte delle partite Iva che effettuano la liquidazione mensile della comunicazione delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizio rese e ricevute nel 2013, ossia tutte le fatture emesse da società, lavoratori autonomi, artigiani, professionisti, e i dati sugli acquisti di importo superiore ai 3.600 euro effettuati nel 2013. La traduzione è chiara. Vanno comunicate all’anagrafe tributaria tutte le spese sostenute: dall’abbigliamento ai mobili, dai viaggi agli elettrodomestici, passando per gli automezzi, in modo da giustificare all’Agenzia delle Entrate non tanto il modo in cui vengono spesi i soldi, ma soprattutto se quegli stessi soldi sono adeguati al tenore di vita dichiarato al fisco. Insomma, d’ora in poi tutti i ‘finti poveri’ che sono riusciti a sfuggire al Fisco saranno messi al bando. Stessa procedura ma con più tempo a disposizione (il 22 aprile) per chi effettua la liquidazione trimestralmente. La procedura da seguire è chiara: occorre collegarsi al portale dell’Agenzia delle Entrate, dove ci si può avvalere del software per la compilazione dello Spesometro e della procedura di controllo volta a segnalare eventuali errori.

Contribuenti regime minimo
Sempre il 10 aprile quanti si avvalgono del regime fiscale agevolato per le nuove iniziative imprenditoriali e di lavoro autonomo, il cosiddetto forfettino, devono effettuare la trasmissione telematica dei dati contabili relativi al trimestre precedente e ottenere l’assistenza fiscale da parte degli uffici delle Entrate.

Contribuenti Iva
Se il 15 aprile è il giorno in cui bisogna emettere e registrare le fatture differite, il 16 aprile è invece la volta delle ritenute d’acconto, dell’Iva e delle imposte sostitutive.

Modello 730/2014
Per gli italiani è tempo di dichiarazione dei redditi. E i primi a essere chiamati in cassa dal fisco, entro il 30 aprile, sono coloro i quali si rivolgono al proprio datore di lavoro o all’ente pensionistico. Poi, entro il 30 maggio, sarà possibile consegnare il 730 ai Caf. Nella busta contenente la dichiarazione vanno anche inserite le scelte della destinazione dell’8 e del 5 per mille. Nel nuovo modello sono tante le novità, alcune delle quali riguardano le detrazioni per le spese legate alla casa come quelle per i mobili e gli elettrodomestici, ma ritornano anche quelle per i lavori di ristrutturazione edilizia e riqualificazione energetica e la detrazioni per gli interessi passivi dei mutui, oltre alle spese per l’affitto degli studenti e per le spese mediche.

Canone Rai
Per non sottovalutare mai una delle imposte più odiate dagli italiani, sempre il 30 aprile i titolari di abbonamento alla radio o alla televisione devono provvedere al pagamento della seconda rata trimestrale di 30,16 euro del canone annuo.

Articolo Precedente

Fisco, “l’incentivo al lavoro femminile? Cancellare il bonus per il coniuge a carico”

next
Articolo Successivo

Cessione del quinto, luci e ombre del prestito. Dribblando gli agenti di recupero crediti

next