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Brasile 2014, il vino ufficiale dei mondiali di calcio parla italiano

La FIFA ha premiato il progetto “Faces”, creato da un’enologa brasiliana che studia presso l’Università di Udine: tre diversi tipi di bottiglie per rappresentare la complessità del paese sudamericano sede della kermesse iridata
Brasile 2014, il vino ufficiale dei mondiali di calcio parla italiano
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Con il campionato già ampiamente chiuso e le nostre squadre ridotte a ruolo di comprimarie nelle coppe europee, presto l’attenzione degli appassionati di calcio si concentrerà sull’attesa che ci condurrà ai mondiali brasiliani dell’estate 2014. E, in attesa di sapere quali gioie ci regaleranno i ragazzi del ct Cesare Prandelli, nell’ambito della kermesse pallonara c’è un pezzo di Italia che ha già vinto. C’è infatti il forte sapore della Penisola nel vino ufficiale scelto per i campionati del mondo, che è stato ideato Monica Rossetti, giovane brasiliana di origine vicentine che frequenta l’Università di Udine e già esercita la professione di enologa. Tale riconoscimento è giunto alla 31enne, che attualmente frequenta il corso magistrale in Viticoltura, Enologia e Mercati vitivinicoli organizzato dall’ateneo friulano in collaborazione con quelli di Padova e Verona, direttamente dalla federazione internazionale dello sport più popolare al mondo (la FIFA), che ha premiato il suo progetto denominato Faces comprendente tre vini in grado di riassumere la complessità della nazione sudamericana.

Faces è formato da un vino bianco composto dalla miscela dei tre vitigni a bacca bianca maggiormente coltivati in Brasile; un rosato creato da due vitigni a bacca rossa particolarmente accattivanti per colore e freschezza di gusto; e un rosso, che rappresentata la multietnicità, nato da un taglio di undici vini, come il numero di giocatori di una squadra di calcio. Prodotti già messi alla prova con successo durante la Confederations Cup del 2013, durante la quale sono state consumate tutte le 200mila bottiglie di prova derivanti dalla vendemmia 2012. E per i Mondiali di quest’estate sono già disponibili oltre un milione di bottiglie, sulle quali verrà apposto il marchio FIFA, ricavate nella vendemmia 2013.

Anche i rappresentanti dell’Università di Udine hanno espresso la loro soddisfazione per il successo della Rossetti, giunta in Italia (paese d’origine dei suoi antenati emigrati in Brasile da Vicenza alla fine del XIX secolo) dopo essersi laureata nel 2005 in Viticoltura ed Enologia all’Istituto Federale “Rio Grande do Sul” di Bento Gonçalves: «L’Università di Udine – hanno sottolineano Roberto Zironi e Enrico Peterlunger, presidenti rispettivamente del corso di laurea in Viticoltura e Enologia e di quello magistrale in Viticoltura, enologia e mercati vitivinicoli – è orgogliosa del prestigioso risultato raggiunto dalla nostra studentessa, già affermata enologa; si tratta di un riconoscimento che conferma le capacità e la preparazione dell’autrice e la qualità e le potenzialità internazionali della formazione e delle ricerche svolte nel settore vitivinicolo nel nostro ateneo”.

www.puntarellarossa.it

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