“Si sono dimessi dal Senato e di conseguenza non si ritrovano più nel progetto Movimento 5 Stelle, non abbiamo cacciato nessuno, abbiamo preso atto delle loro dimissioni”, è quanto afferma il capogruppo al senato Vincenzo Santangelo, dopo una lunga assemblea a Palazzo Madama. I temi principali posti sul tavolo erano due: la questione dei 5 dimissionari e la nuova composizione delle commissioni, dopo le espulsioni avvenute nei giorni scorsi. Pianti, urla hanno caratterizzato la riunione. “E’ stato dato ai dimissionari lo spazio per poter spiegare le loro motivazioni, se escono dall’insieme si è fuori anche dal sottoinsieme”, dice il senatore Vito Crimi. “Noi abbiamo chiesto loro più volte di restare”, aggiunge l’ex capogruppo 5 Stelle. I dimissionari vanno invece avanti come un treno. “Non le ritiro, vado a casa”, dice Alessandra Bencini. “Vogliamo difendere le persone e ciò per cui i cittadini ci hanno dato il mandato, ci sentiamo liberi e coerenti, legati ai principi del M5S”, affermano i senatori Maria Mussini e Maurizio Romani, decisi anche loro a lasciare lo scranno. “Non c’è altro gruppo in cui potremmo stare se non in questo”, aggiunge la Mussini. Durante la seduta fiume a porte chiuse, da fuori, in corridoio, si colgono molti interventi, tra cui il suo. E’ lei che parla di un “grillometro” per misurare la fedeltà al capo. “Non sono fuori perché hanno criticato la linea, sono fuori per loro volontà”, chiosa Crimi  di Irene Buscemi

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