Editoriale di Michele Santoro che apre la nuova puntata di Servizio Pubblico che, sulle note di “Stasera mi butto”, affronta il tema di questa convulsa giornata: le dimissioni di Letta e l’ingresso di Matteo Renzi nel governo. “E allora, buttati, Matteo!” – esordisce – “Letta è uno prudente, tu sei uno che vive pericolosamente. Oggi ti giochi tutto, a rischio di sembrare che tra gli elettori e la poltrona scegli la seconda. Diventi presidente con la spinta del Corriere della Sera, che già spinse Monti. Quindi, toccati, Matteo”. E menziona qualche telefonata di Berlusconi “che ormai non sa più che pesci pigliare, perché gli fa comodo fare l’oppositore delle tasse, dell’euro della Germania, degli immigrati, del cattivo tempo e nel frattempo sistema due o tre cosette delle sue aziende”. Il timoniere di Servizio Pubblico cita anche il libro di Alan Friedman: “Daniela Santanchè de libro ha capito che su input dell’odiata Merkel le banche tedesche cominciavano a vendere massicciamente i titoli italiani, che invece erano remuneratissimi e sicurissimi, per creare ad arte un effetto catastrofe. Quindi, Napolitano e Monti sarebbero colpevoli di alto tradimento perché avrebbero favoriti gli interessi di una nazione straniera”. E aggiunge: “I colleghi della Santanchè gridano al golpe e poi sull’impeachment di Napolitano, per evitare figure da peracottari, si astengono. Napolitano al loro confronto sembra un gigante”. Santoro si rivolge ancora a Renzi, menzionando il suo paragone con Obama

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