Editoriale di apertura di Michele Santoro, che esordisce: “C’è una voglia segreta nascosta in fondo in fondo al cuore di tanti, un segreto inconfessabile che forse spiega perché si scatena la rabbia contro i politici e ci sia indulgenza nei confronti dell’1% di chi concentra nelle proprie mani la ricchezza del Paese”. Il timoniere di Servizio Pubblico cita, quindi, l’ultimo film di Martin Scorsese, “The Wolf of Wall Street” e osserva: “C’è un virus che avvicina camorristi a ragazze del bunga bunga, gli speculatori agli spacciatori. Nel film di Scorsese Leonardo Di Caprio è un lupo di Wall Street, un personaggio senza scrupoli e senza regole morali. Eppure è un grande seduttore, che ha scoperto l’esistenza di questa voglia segreta nell’animo umano: diventare ricchi. E scommettendo tutto, non lavorando. Il lupo di Wall Street ci spiega che chi vuole diventare ricco veramente ha una strada scintillante davanti a sè: usare denaro per fare altro denaro”

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