Sono all’ombra dei monumenti più importanti della Capitale: da Via dei Fori Imperiali al Colosseo, passando per Piazza San Pietro. Si contano decine di bar su quattro ruote dove una bottiglietta d’acqua parte da 2 euro. Galline dalle uova d’oro, considerando i tanti turisti che visitano ogni giorno le bellezze della Città Eterna. La maggior parte delle postazioni appartiene a una famiglia: quella dei Tredicine, gli imperatori del commercio ambulante a Roma che, oltre a possedere 42 dei 68 camion bar del centro, ha licenze anche per bancarelle di souvenir, abbigliamento, cocomeri e caldarroste per un giro di affari stimato attorno ai 27 milioni di euro. “E’ un’anomalia dal punto di vista della libera concorrenza”, dice Giuseppe Lobefaro presidente del I Municipio dal 2001 al 2008. Hanno comprato le licenze una dopo l’altra da quando, negli anni ’50, il capostipite della famiglia (originaria di Schiavi d’Abruzzo) iniziò a vendere le caldarroste. “Oggi hanno un’importanza anche politico sindacale – continua Lobefaro – sono nelle associazioni di categoria e hanno un consigliere comunale”. Si tratta di Giordano Tredicine che, dopo aver ottenuto la presidenza della Commissione delle Politiche sociali sotto la giunta di Gianni Alemanno, alle scorse elezioni di maggio ha ottenuto oltre 7.800 preferenze che sono valse la vice presidenza dell’Assemblea capitolina. Il consigliere del Pdl non vuole, comunque, parlare di camion bar: “Non mi occupo della materia”, taglia corto. Per risolvere l’intreccio di norme che impedisce di liberare zone di pregio archeologico (la legge regionale permette lo spostamento solo se viene individuata una postazione di uguale valore commerciale, ricerca impossibile per zone come piazza del Colosseo) è stato inserito un emendamento all’interno del decreto Valore Cultura, appena approvato dalla Camera. La legge nazionale passa comunque la palla alle amministrazioni locali che hanno la facoltà di rendere zone di rilevanza artistica off limits per i camion bar. “Continueremo il percorso avviato con la Soprintendenza – commenta l’assessore al commercio di Roma Capitale Marta Leonori – per definire un piano di riorganizzazione delle soste”. Di fronte alla possibilità di uno spostamento Alfiero Tredicine, zio del consigliere comunale Giordano, ha annunciato guerra e manifestazioni a oltranza. “Noi continueremo sulla strada già intrapresa”, conclude l’assessore Leonori  di Annalisa Ausilio

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