Alla Festa democratica di Reggio Emilia il ministro per lo Sviluppo economico, Flavio Zanonato (Pd), dopo una giornata di incontri sulla vicenda Ilva, rassicura i 1.500 operai delle aziende ‘Riva acciai’. “Se si dovesse fermare ancora la produzione – dichiara – , li proteggeremo con la cassa integrazione”. Ma poi aggiunge: “Se tutto si fermasse i lavoratori dell’indotto ne soffrirebbero”. Poi Zanonato risponde alla stessa famiglia degli acciaieri al centro dell’inchiesta su Ilva di Taranto, che avevano definito la scelta di lasciare gli operai a casa come un “atto dovuto” a seguito del sequestro dei conti correnti effettuato dalla magistratura. “Quello che noi dobbiamo volere non c’entra con quello che vogliono i Riva”. Su un possibile vero e proprio commissariamento, come chiesto dalla Fiom Cgil, il ministro del governo Letta non risponde, ma si dice pronto a trovare ogni escamotage per salvare il lavoro: “Se non si riesce a fare andare avanti la produzione alla ‘Riva acciai’ con la legge vigente studieremo un provvedimento legislativo che consenta il sequestro non più dei pezzi di una azienda , ma dell’insieme, in modo perché continui a funzionare. Ora c’è per esempio un custode giudiziario. Ecco, che diriga lui l’attività produttiva” di David Marceddu
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