La Banca centrale europea mantiene i tassi di interesse invariati al minimo storico. L’economia della zona euro tornerà a crescere entro fine anno, secondo il presidente Mario Draghi, che però peggiora le stime sul Pil per l’anno in corso. La sensazione di urgenza dell’inizio di maggio si trasforma in relativa calma a giugno e i politici hanno una ragione in più per evitare nuovi stimoli. Il miglioramento delle opinioni lascia tempo a Draghi per pensare a quali misure eventualmente introdurre per aiutare l’economia che é nella più lunga recessione da quando l’euro ha iniziato a trattare nel 1999.

Ospite in collegamento Fausto Panunzi – Professore di economia politica dell’Università Bocconi da Milano: “Draghi ha detto che la Bce sta valutando una serie di opzioni per stimolare l’economia e questo é il punto sostanziale della conferenza stampa di oggi, dire stiamo pensando ad una serie di misure senza però fornire dettagli sulla tempistica e sui modi per attuarle rappresenta una bella differenza in confronto al whatever it takes“.

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