La Guardia di finanza di Milano ha effettuato perquisizioni nella casa milanese di Riccardo Bossi, il primogenito del fondatore della Lega, “a caccia” di documenti relativi allo yacht ormeggiato in Tunisia e che, in base alle indagini, sarebbe stato acquistato grazie a un’appropriazione indebita dell’ex tesoriere Belsito.

Proprio di uno ‘yacht del valore di 2,5 milioni di euro” acquistato da Riccardo Bossi, aveva scritto il gip di Milano firmando l’ordinanza di custodia cautelare per l’ex tesoriere della Lega, Francesco Belsito. Ma la barca l’ha trovata, fotografata e filmata in Tunisia a Port el Kantoui l’inviato del Corriere della Sera. Il quotidiano di via Solferino ha ricostruito anche i passaggi di questa barca blu-notte e bianca (lunghezza 21,01 metri, due motori da 1.550 cavalli, 45,58 tonnellate di stazza, tre cabine).  “Stella” questo il nome dello yacht sarebbe stato pagato con i soldi sottratti ai finanziamenti elettorali della Lega Nord e che il giudice di Milano ha messo al centro degli ultimi affari dell’ex tesoriere e del procacciatore d’affari Romolo Girardelli.

I due rispondono di associazione per delinquere in una costola dell’inchiesta dei pm milanesi Paolo Filippini e Roberto Pellicano, coordinata dall’aggiunto Alfredo Robledo, sull’uso di 18 milioni di fondi elettorali della Lega che vede indagati Belsito e Umberto Bossi per truffa ai danni dello Stato. Un’informativa della Guardia di finanza ipotizzava si potesse trattare di una barca battente bandiera inglese costruita nei cantieri inglesi Sunseeker e che fosse stata ormeggiata per un po’ in un porto della Costa azzurra a Mentone, ma di “Stella” sembrava non esserci traccia o scia.

A confermare la presenza del primogenito del Senatur almeno tre testimioni che hanno riconosciuto la fotografia di Riccardo Bossi. Che, come era emerso l’anno scorso durante lo scandalo che ha travolto il Carroccio, ordinava a Belsito di fare i pagamenti. “Caro Francesco, ti elenco i pagamenti a cui devo fare fronte al 31 gennaio 2011″ scriveva Bossi che nel partito non ha mai avuto incarichi. Il documento era in quella cartellina, piena di documenti, chaimata dallo stesso Blesito “The Family”. L’elenco comprendeva “981 euro relativi all’ultimo pagamento per il noleggio della Clio”, e la richiesta di “saldare in contanti le multe arrivate ad oggi” per 1.857 euro. Riccardo citava anche un pagamento non meglio specificato per il noleggio di un’auto e un altro pagamento di 12.625 euro (indicato come “5.175 + 7.450″) per un altro noleggio fino a febbraio 2011. E ancora di “saldare un lavoro in carrozzeria” per 3.900 euro e “rate di leasing assicurazione” per 2.589 euro.  Infine, un misterioso riferimento alla definizione di un “vecchio problema a base blu”. E chissà se quel riferimento non fosse proprio a “Stella”.

“Se fosse vero che è stato comprato con i soldi della Lega, richiederemo subito il sequestro perché sarebbero soldi della Lega e devono tornare alla Lega” dice Roberto Maroni, a margine del congresso della Cisl lombarda, risponendo a una domanda dei giornalisti. “E’ una bella barca”, ha sorriso il segretario della Lega.

Articolo Precedente

Finmeccanica, pm Busto ha chiesto il giudizio immediato per ex ad Orsi

next
Articolo Successivo

Processo mondiali nuoto, assolti tutti gli imputati perché il fatto non sussiste

next