“Oggi per la prima volta candidati e candidate che sostengono Mario Monti, Bersani ed Ingroia e che sono distantissimi su altre questioni hanno detto noi vogliamo risolvere il conflitto d’interesse, sicuramente è una novità assoluta”. Giuseppe Giulietti, portavoce di Articolo 21 auspica che il conflitto d’interesse sia risolto “possibilmente nei primi cento giorni, ma io mi accontenterei anche dei primi duecento, visto che nel passato ventennio non siamo stati capaci di farlo”. Per Giulietti “la mancata risoluzione del conflitto d’interessi ci ha reso una democrazia povera, meno libera e ci ha assegnato quasi l’ultimo posto in Europa in materia di libertà d’informazione, questo dicono le graduatorie internazionali”. Ma la Tv sposta voti? “Dire che la tv non sposti voti è una grandissima stupidaggine, che fu inventata da Berlusconi tanti anni fa, che essendo il principale controllore ha sempre detto ‘le tv non contano molto’ è un’autentica bestialità che non viene detta in nessun paese al mondo. Il controllo diretto delle televisioni può rendere una bugia una verità, per esempio in questi giorni si racconta della possibile restituzione dei soldi dell’IMU, la ripetizione costante di una bugia diventa una verità “. Per Nichi Vendola, leader di Sel intervenuto e firmatario della carta d’intenti proposto da ‘Articolo 21’: “Dobbiamo voltar paagina rispetto alla condizione anomala dell’Italia, in cui libertà d’informazione, il diritto di critica e di cronaca è stato subordinato al potere francamente abnorme dell’allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Su questo piano diventare europei significa voltar pagina e dobbiamo partire da una legge sul conflitto d’interesse”  di Manolo Lanaro

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