Devo confessare una debolezza. Benché sia allergica ai filosofi post-moderni, mediatici, catastrofisti, provocatori, che vedono tragedie e complotti dappertutto (i lettori di questo Blog forse ricorderanno il mio ritrattino al vetriolo del vecchio Alain Badiou), ho sempre avuto un debole per Slavoj Zizek. Forse perché le sue provocazioni oltrepassano la filosofia e sono talmente caricaturali ed esagerate da diventare lo specchio di una cultura di massa, globale, allucinata e altrettanto caricaturale.

Zizek non è un filosofo: è una sindrome dei nostri tempi. E’ il “pazzo” delle tragedie shakespeariane che nella sua recita mette a nudo il Re perché la sua assurdità rappresenta una forma di verità essa stessa assurda e indicibile. Soprattutto quando parla delle cose che gli stanno attorno, della cultura del quotidiano, dei film (meravigliosa la lettura di Matrix di circa un decennio fa), dei viaggi in aereo, della diversa forma dei wc in Francia, Germania e Stati Uniti che spiegherebbe i diversi caratteri nazionali, è davvero irresistibile: è come se fosse un osservatore allucinato di un presente allucinante ed alienante, che per Zizek è riassunto esemplarmente in quella voce soave sugli aereoplani che ci descrive con musichetta di sottofondo cosa dobbiamo fare se l’aereo precipita e si schianta in mezzo al mare! Una società globale che vive nella schizofrenia comunicativa di messaggi marketing e pubblicitari rassicuranti mescolati alle ansie della fine del mondo, delle crisi globali, dell’alienazione collettiva…

Non resisto dunque a raccontarvi la sua ultima provocazione in un’intervista pubblicata in questi giorni dalla rivista americana online BigThink (è disponibile anche il video dell’intervista). Ogni giorno escono articoli che ci dicono quanto ci faccia bene avere rapporti sessuali: esistono ricerche scientifiche che mostrano che il sesso riduce il rischio di cancro alla prostata, che l’ossitocina prodotta appena prima dell’orgasmo fa bene ai denti, che gli uomini che hanno più rapporti sessuali hanno una speranza di vita molto maggiore di quelli che hanno una vita sessuale mediocre, tanto da fare concludere alla rivista Forbes che forse il sesso è necessario per ragioni di salute.

Ora, secondo Zizek, la visione salutista del sesso non è che il sintomo di una società in cui l’edonismo è stato messo al bando. Inutile raccontarci che siamo ormai degli edonisti scatenati, che la società dei consumi si occupa solo dei nostri piaceri, quando pure per fare l’amore abbiamo bisogno di motivazioni razionali e interessate, come quella che “fa bene alla salute”. Fare sesso per il bene della salute, o mangiare cioccolato perché è anti-depressivo significa semplicemente allinearsi con l’ideologia dominante del mercato totale e totalizzante per cui tutto deve essere utile e servire a uno scopo per avere una ragione di essere! Il vero, unico edonista, secondo Zizek è il fumatore di sigarette – che difatti è sempre più stigmatizzato nelle società occidentali, fino a diventare quasi un delinquente – perché ha il coraggio in pubblico di prendere piacere facendosi del male!! Tutti gli altri, seppur felici, realizzati e perennemente all’apice del piacere non si stanno in realtà godendo nulla, ma come formichine razionali, accumulano tristemente mucchietti di “utilità”…

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