Il 24 maggio, all’interno di Ecoshow, ho avuto la possibilità di parlare di un tema particolarmente importante come il risparmio energetico, raccontando l’esperienza di un nuovo e innovativo supermercato.

Il punto vendita in questione è stato aperto a Conselice da Coop Adriatica, consuma quasi il 50% in meno rispetto agli altri supermercati e unisce in un’unica progettazione diversi interventi di bioarchitettura. E’ stato addirittura segnalato da Legambiente come caso esemplare nell’ambito dei premi “Economia verde” e “Innovazione amica dell’ambiente” ed è stato visitato da numerosi tecnici e amministratori per la molteplicità di innovazioni proposte. Gli obiettivi di intervento sono stati molteplici: riqualificare un’area dal punto di vista urbano, ridurre i consumi energetici e le emissioni inquinanti e proporre un’offerta di prodotti a basso impatto ambientale.

Importanti gli interventi a livello strutturale: il sistema di riscaldamento e condizionamento, servito da una pompa di calore geotermica, prevede differenti zone climatiche, in funzione delle attività che si svolgono nelle diverse aree del negozio. Infatti, chi come i cassieri, lavora per diverse ore a una postazione, ha esigenze diverse da quelle dei clienti, che entrano nel supermercato con un abbigliamento adatto alle condizioni climatiche esterne e rimangono nella struttura solo il tempo necessario per fare la spesa. Per l’aerazione, un grande camino di ventilazione naturale facilita il ricambio d’aria, mentre il passaggio attraverso tubazioni interrate consente di far entrare aria preriscaldata in inverno e fresca in estate. Un impianto di supervisione e controllo automatico ottimizza e gestisce il controllo climatico.

Nel supermercato sono ovviamente banditi gli sprechi: i banchi frigo sono chiusi per ridurre al minimo le dispersioni e il calore di scarto viene recuperato per scaldare l’acqua sanitaria, che, d’inverno, si integra con l’impianto di riscaldamento. Analoga attenzione viene posta nell’utilizzo dell’acqua e dell’energia: nella copertura del punto vendita sono stati inseriti un sistema di recupero delle acque piovane – che vengono utilizzate per alimentare le cassette dei servizi igienici e per innaffiare le aree verdi esterne – e una rete di camini solari (vale a dire i camini con i quali gli antichi egizi portavano la luce all’interno delle piramidi), per convogliare all’interno la luce naturale. In questo modo si riduce la necessità d’illuminazione artificiale, tutta proveniente da lampade ad alta efficienza e a Led.

Grazie a questi e ad altri accorgimenti, il nuovo punto vendita, a 9 mesi dall’apertura, risparmia oltre il 50% di energia rispetto ai supermercati costruiti nel rispetto delle normative più recenti in materia di contenimento dei consumi. 

Il punto vendita offre un assortimento particolarmente ricco di prodotti locali tipici, oltre che prodotti biologici, ecologici e alla spina, cosicché anche i soci e consumatori, scegliendo prodotti ecosostenibili, possono dare il loro contributo nell’ottica di un ridotto impatto ambientale. All’uscita del punto vendita, i clienti hanno la possibilità di spacchettare i prodotti e lasciare in un apposito banco gli imballaggi che ritengono superflui. All’esterno è inoltre possibile rifornirsi di acqua di rete, anche frizzante, erogata da un distributore realizzato insieme al gestore pubblico. I clienti possono raggiungere il supermercato a piedi o in bicicletta in tutta sicurezza, grazie alla pista ciclo-pedonale che collega il punto vendita al centro del paese. Chi invece utilizza un mezzo elettrico può ricaricarlo alle colonnine che forniscono energia, poste in prossimità dell’ampia pensilina fotovoltaica.

Ho voluto raccontarvi questa esperienza perché dimostra che un diverso modello di sviluppo è possibile, un modello che integri ambiente, economia e socialità. Molte tecnologie sostenibili a livello ambientale sono già disponibili, e rappresentano una valida alternativa anche dal punto di vista economico.

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