Dopo 34 giorni è terminato lo sciopero della fame di Alexandra Bacchetta, l’imprenditrice alberghiera di Varese che aveva smesso di mangiare per protestare contro la distrazione delle istituzioni di fronte al suo caso. Nel 2009 il suo albergo ristorante è stato letteralmente devastato da un’alluvione, causandole circa un milione di euro di danni. Da allora Alexandra Bacchetta ha fatto di tutto per non chiudere i battenti e mantenere aperta l’attività, per sé e per i dieci dipendenti della struttura, fino ad arrivare a vendere la casa di proprietà. Nonostante gli sforzi e le promesse, in due anni non le è arrivato un centesimo di risarcimento danni e senza un sostegno concreto l’attività continua ad essere a rischio di fallimento. Così Alexandra Bacchetta per più di un mese si è piazzata davanti alla sede della prefettura di Varese per richiamare attenzione. Grazie al clamore di un gesto così forte, dalla Regione Lombardia qualcuno si è accorto di lei, ed è arrivata la promessa di un rapido esame della situazione. La soluzione starebbe in una mozione che passerà all’esame del consiglio regionale il prossimo 8 maggio, quando si saprà se e quando dalle promesse si passerà ai fatti di Alesandro Madron

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