Funzionerà? Troppo presto per dirlo. Ma, se anche lo scopo non fosse raggiunto, ossia ridurre gli schiamazzi notturni nella Ville Lumière, almeno la città si sarà dotata di una nuova attrazione. Stiamo parlando dei Pierrots de la nuit, strani figuri, in azione dallo scorso fine settimana a Parigi e operativi a pieno titolo durante queste vacanze di Pasqua. Dalle sembianze di angeli o di pacifici extraterrestri, si aggirano per le strade della metropoli nella notte, intimando (con ironia e gentilezza) a chi si trova per strada a bere e parlare, di fare piano, di non disturbare. Visto il numero di ragazzi e di turisti che chiedono loro di posare per una foto con il cellulare, un primo successo sembra assicurato.

L’iniziativa, finanziata in grossa parte dal comune di Parigi, è il frutto degli Stati generali organizzati nel novembre 2010 dalla municipalità, che per la prima volta fece incontrare rappresentanti dei gestori dei locali notturni, quelli della cittadinanza e tutti coloro che in un modo o nell’altro sono interessati dal problema, dopo polemiche, processi nei tribunali e non poche chiusure di discoteche in piena città. “Il divieto del fumo nei bar e nei ristoranti e la riabilitazione di diverse piazze – ha sottolineato Mao Peninou, assessore responsabile dei servizi pubblici – fanno sì che ci siano sempre più persone per le strade e il rumore, anche a causa del consumo di alcoolici, tende ad aumentare”.

L’obiettivo è trovare un compromesso fra le esigenze di chi vuole dormire e quelle di chi vuole contunuare a divertirsi, anche nella notte profonda. E in una città che, soprattutto dai giovani, è criticata per avere perso un po’ di smalto nella sua vita notturna, almeno rispetto a Berlino e Londra. Quella dei Pierrots de la nuit, come vengono chiamati i “sussurratori” notturni (ma nel burocratese del municipio di Parigi vengono classificati come “agents du silence”), rappresentano la prima risposta concreta: una delle idee emerse dal dibattito pubblico inaugurato con gli Stati generali.

Si tratta di mimi, attori, cantanti, ballerini all’azione nei quartieri dalla vita notturna più vivace. Già dal novembre scorso il Comune ha effettuato qualche prova, che, apparentemente, ha avuto successo. Dal 30 marzo, quindi, il progetto è ormai ufficialmente partito. I Pierrots sono in tutto 37, ma diventeranno 60 già prima dell’inizio dell’estate: il casting è in corso. Il progetto dispone per il momento di un budget di 200mila euro: 145mila sono a carico del comune di Parigi, il resto è coperto dall’associazione dei proprietari dei locali, che dovrebbero arrivare più tardi ad assicurare la metà del bilancio. Vestiti di bianco o argentati, grosse calzature da cosmonauta ai piedi, trucco esuberante sul viso: i Pierrots non passano inosservati.

Cantano “Sound of Silence” agli orecchi di giovani divertiti. Improvvisano balletti. Di tutto, di più. E consegnano brochure esplicative, dal titolo: “Restate svegli senza svegliare gli altri”. I Pierrots girano per la città a coppie, dalle 11 di sera alle tre di notte. Non è ancora chiaro se la loro presenza abbia effetti concreti sull’inquinamento sonoro notturno: troppo presto. Sta di fatto che la loro presenza non impedisce l’eventuale intervento delle forze delle ordine. Se le buone maniere non fossero sufficienti.

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