Il cardinale dei poveri, degli emarginati, degli immigrati, delle periferie, dei lavoratori. Di chi ha sbagliato ma è stato perdonato e di chi soffre per una malattia, una difficoltà economica, un momento di disagio. Di chi è anziano e solo e di chi è giovane ma vede con incertezza il futuro. In poche parole dei deboli, degli indifesi, degli ultimi. E’ ricordato così, con commozione, dai fedeli, questa sera, Dionigi Tettamanzi, l’arcivescovo di Milano, che vede la città intera simbolicamente riunita nel Pontificale in Duomo, che segna il termine del suo ministero episcopale dopo nove anni. Al suo posto arriva da Venezia Angelo Scola che domani, venerdì, prende possesso canonico dell’Arcidiocesi tramite un procuratore.

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