Ha dato una mano ad amministrative, ballottaggi e referendum, facendo sentire la voce di tanti. Ha mobilitato, negli ultimi due anni, manifestazioni, presidi e sit-in. Ha permesso a chi, anche senza il placet di partiti o associazioni, voleva organizzare eventi perché lo riteneva giusto, e aveva delle idee da condividere con gli altri. La rete, il mettersi in gioco in prima persona, mettendoci la faccia. Perché dietro ogni computer c’è una persona in carne ed ossa, la cui vita reale si interseca, grazie anche alla rete, a quella degli altri.

Io credo che una cosa fondamentale ormai dimostrata è la necessità di utilizzare tutti gli strumenti di comunicazione in una convergenza opportuna e incisiva, un patchwork anche tra diverse modalità di aggregazione e di diffusione delle iniziative che vede il web intersecarsi con la vita reale. Sono queste persone che si sono incontrate sul web, hanno diffuso le iniziative e hanno creato contributi originali, magari spesso utilizzando pezzi di film, musiche, fotografie e storie incontrate in rete.

E’  per questo che stanno tentando di imbavagliare la rete, adottando un provvedimento che – per via amministrativa e senza passare dai giudici naturali – una volta approvato permetterà di chiudere un sito in 5 giorni e di bloccarne i contenuti, se proveniente da un provider estero.

Ma noi non ci stiamo. E insieme a noi anche Antonio Tabucchi, Margherita Hack, Antonio Di Pietro, Dario Fo, Franca Rame, Pippo Civati, Alessandro Gilioli, Guido Scorza, Giulia Innocenzi, Peter Gomez, Oliviero Beha e tanti altri. La libertà della rete è la premessa a tutte le battaglie che grazie a essa si possono organizzare, condividere e diffondere. Per questo vi aspettiamo alla Notte della Rete: in carne e ossa alla Domus Talenti di Roma oppure qui sul sito, per guardare la diretta streaming messa a disposizione da ilfattoquotidiano.it.

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