Sembrava una settimana tranquillissima, con la redazione società del Tg di Uno (la fabbrica delle minzocaramelle) che andava a rilento. Uno stanco servizio sulla nostalgia per i biliardini, uno strambo reportage su borse da 200 euro frutto di cartellonistica pubblicitaria e, of course, Uilliamm e Cheitt a gogò. Eppure tutto era partito con un servizio pop all’altezza del prestigio del tg più divertente del mondo. Ada De Santis ci aveva raccontato dell’evoluzione della professione bagnino. Secondo i bagninologi della Rai questo lavoro stagionale “è nato più di cento anni fa a Genova e anche le donne si stanno facendo largo“. “Maglietta rossa, fischietto e binocolo, occhiali scuri, capelli schiariti dal sole e salsedine” è questo l’identikit del bagnino moderno. Purtroppo, però, dopo accurati studi e faticose ricerche, Ada De Santis certifica che “sembra tramontato il mito del bagnino playboy“. Peccato.

Mentre la settimana pop procedeva stanca, con “sapore di sale” di Gino Paoli in sottofondo, ecco che venerdì 10 giugno il Tg di Uno torna ad “aspirare” a ben più alti livelli. Sempre lei, Ada De Santis ci porta nel fumoso mondo delle sigarette elettroniche e poi, in zona Cesarini, arriva il servizio pop di una fuoriclasse dell’infotainment, Carlotta Mannu. Con “Let’s twist again” di Chubby Checker sparato a palla come base, la minzogiornalista ci dice tutto sui vestiti alla marinara.“Le righe tornano su piazza, anzi su strada”. Le “tiscert” spopolano, “vetrine come pescherecci” e, dopo numerose immagini di archivio, arrivano le scommesse sui colori delle righe. A sorpresa, il blu forzaitalico batte tutti: “la (riga) blu batte quella rossa 100 a 150 a 1 per quella nera, le varianti sono rare, i giudizi a riguardo i più vari”. Lo strepitoso servizio pop si chiude con le magliette a righe di Paperone e di Braccio di Ferro: grande Carlotta, let’s twist again, like we did last summer! Dopo un pezzo del genere si risvegliano anche i serpenti che, zitti zitti quatti quatti, raggiungono questa settimana il podio della Minzoparade.

Minzoparade Anno II N. 21 (4-10 giugno 2011, Tg di Uno ore 20)

1. (2) I consigli per difendersi dai serpenti (+1) Guarda il servizio
2. (1) L’anno dello zumba zumba New Entry! Guarda il servizio
3. (22) Come difendersi dal freddo: copritevi e non uscite di notte (-) Guarda il servizio
4. (3) Il Festival dell’aria (-3) Guarda il servizio
5. (1) Nozze in cantina: massaggi di coppia e vinoterapia New Entry! Guarda il servizio
6. (31) I vasetti per la pupù dei bimbi alla moda (+4) Guarda il servizio
7. (5) Vietato calpestare formiche (-3) Guarda il servizio
8. (1) I consigli per proteggere gli occhi New Entry! Guarda il servizio
9. (2) Cono al sushi o al parmigiano? (-4) Guarda il servizio
10. (9) Le patate alla lavastoviglie e la triposata (-4) Guarda il servizio

Minzi Caldi (in ordine cronologico)

– Tramonta il mito del bagnino playboy Guarda il servizio
– Biliardino che nostalgia! Guarda il servizio
– Indossare cartelloni per 200 Euro  Guarda il servizio
– Tornano i vestiti alla marinara Guarda il servizio
– Le sigarette elettroniche Guarda il servizio

La posta della Minzoparade
NextThursday
non vuole abbandonare “i vasetti fescion” e tristemente ci ricorda che “abbiamo già perso Massimo Mignanelli questa settimana!“.
Pilon vota “quattro sì per lo zumba zumba!” mentre StayHuman preferisce il reportage sugli occhiali da sole: “oltre a proteggere gli occhi e a fare tendenza sono anche utilissimi come fermacarte”.

Scuola Media Pilutzer
Quei discoli di giornalisti della stampa si meritano proprio un sacco di minzobacchettate e la maestra della Scuola Media del buon giornalismo Francesca Oliva le dispensa copiosamente. Finiscono sotto la sua sferza non solo i soliti 3 ripetenti (Fatto, Repubblica e Unità) ma anche quegli organi dei “poteri forti” come La Stampa e Il Mattino. Questi asinelli della carta stampata non capiscono che il Tg di Uno ha ben 10 edizioni al giorno e che è il fiore all’occhiello del giornalismo televisivo europeo. Si “accaniscono”, quindi, con “malizia” contro questa testata così prestigiosa quando riporta in modo errato delle quisquilie come la data di questi inutili e dannosi referendum di venerdì 14 e sabato 31 giugno. Una gragnuola di minzobacchettate si abbatte soprattutto sui comunisti incalliti dell’Unità, penne rosse che si ostinano a portare le conciminigonne. Quando torneranno ai minzopantaloni?

Ecco la lavagna aggiornata della Scuola Media:

Buoni
Il Giornale (3)
Tg di Uno (1)
Libero (1)
Piero Ostellino (1)
Vittorio Emanuele di Savoia (1)
Filippo Facci (1)
Alfonso Signorini (1)
Giampaolo Pansa (1)

Cattivi
La Repubblica (9)
Il Fatto Quotidiano (9)
L’Unità (7)
Il Secolo d’Italia (2)
Il Secolo XIX (2)
La Stampa (2)
Massimo Giannini (2)
Il Mattino (2)
Annozero (1)
Il Corriere della Sera (1)
Oggi (1)
I Giudici (1)
Agenzia Ansa (1)
Marco Travaglio (1)
Leoluca Orlando (1)
Eugenio Scalfari (1)
Roberto Saviano (1)
La stampa francese (1)
Concita De Gregorio (1)

Il Centro Studi Tg di Uno di Vancouver vi invita ora a votare i reportage che più vi hanno inforallegrato utilizzando lo spazio per i commenti.
La Minzoparade è anche su Facebook e Twitter. Il nostro indirizzo è minzoparade@gmail.com
Tutti i servizi pop del Tg più divertente del globo sono anche trasmessi dal Minzoparade Channel su YouTube, l’unico chennel very rieduchescionel.
Vi aspettiamo sabato prossimo e bye-bye bagnini playboy.

A cura di Ernesto Salvi

Articolo Precedente

Francia vietato pronunciare le parole “Facebook” e “Twitter” in tv: “E’ pubblicità”

next
Articolo Successivo

Prima Santoro poi tutte le altre anomalie

next