Candidarsi per due liste civiche che sostengono schieramenti opposti, la Lega Nord a Cento di Ferrara e il centrosinistra a Finale Emilia, in provincia di Modena. Il Giano bifronte delle amministrative è Tiziano Pirani, 56enne funzionario dell’anagrafe con un passato di militanza nel Psi di Craxi e un presente come assessore nella Giunta centese di centrodestra dell’ormai ex sindaco Flavio Tuzet. Il tentativo di accedere a due diversi consigli comunali, tecnicamente possibile in assenza di tessere partitiche, sta ovviamente regalando le ultime polemiche, o meglio dire ironie, prima del voto di domani e lunedì.

Ma Pirani non si scompone: “Sostengo in entrambi i casi quello che ritengo essere il bene della comunità locale. Mia moglie è di Finale, dove ho pure amici e parenti e dove vado spesso, abito a Reno Centese (paesino al confine fra le due province) e a Cento lavoro, anche se fra sei o sette mesi andrò in pensione. Credo sino in fondo alla logica delle liste civiche e le sostengo sia da una parte che dall’altra”.

Alle critiche dei candidati di Sinistra per Finale Stefano Lugli e del Movimento 5 Stelle Carlo Valmori la lista di centrosinistra che sostiene Fernando Ferioli assieme a Pd, Idv e Sel replica che “il candidato sindaco era a conoscenza della situazione, già discussa con tutta la coalizione: la lista civica di Pirani è composta da non iscritti a partiti, quindi non è incompatibile la sua candidatura”. Se il caso ha creato un certo imbarazzo a Finale Emilia, dove Ferioli dovrà vedersela anche con Maurizio Poletti (Pdl, Lega Nord più due civiche) e con il coordinatore provinciale dell’Udc Fabio Vicenzi, a Cento il caos era già totale, non solo per i nove aspiranti sindaci in lizza.

Il Comune ferrarese, retto da un ventennio dal centrodestra, è stato commissariato nei giorni scorsi dopo le dimissioni in blocco di 12 consiglieri anche di maggioranza al culmine di un lungo braccio di ferro con il sindaco Tuzet (area ex An)imputato di istigazione alla corruzione e violenza privata per una sorta di campagna acquisti fra le minoranze.

Il commissario Pinuccia Niglio, inviato dal Prefetto, gestirà la situazione per le elezioni fino al 3 giugno. A Cento il centrodestra rigetta nella mischia Paolo Fava, sindaco per due legislature prima di Tuzet, con un’alleanza che abbraccia Pdl, Udc e La Destra più liste civiche, per sbarrare la strada a Piero Lodi e al suo centrosinistra ricompattato (con Pd, Sel, Psi, Federazione della Sinistra e Idv). La Lega Nord, consumata la rottura con il Pdl, corre da sola con l’immobiliarista Marco Amelio sostenuto da tre liste civiche che pescano nello schieramento avverso. Oltre a Claudio Tassinari, ultimo segretario centese dei Ds, c’è la presenza del ‘doppio candidato’ civico Pirani. Nel valzer delle poltrone, è passato inosservato.

Articolo Precedente

Il faccia a faccia del Fatto
tra i candidati a Rimini

next
Articolo Successivo

In ricordo di Roberto “Sacco” Secchi

next