Il preoccupante livello di alterazione climatica raggiunto, il superamento del picco tra nuove scoperte e livelli di estrazione delle risorse fossili disponibili sul pianeta, la crisi del modello sociale legato alla bulimia dei consumi, la crisi irreversibile di molti dei tradizionali motori dello sviluppo economico, quali l’auto e l’edilizia, ci porta a rinnovare a tutti l’invito a riunirsi i prossimi 8, 9 e 10 ottobre a Perugia, in via Francesco Briganti 93, per promuovere la sostenibilità ambientale come volano per un nuovo ciclo economico.

Necessità di un nuovo approccio culturale quindi, ma anche di moderni e virtuosi modelli economici che possano nel tempo andare a costituire nuovi e positivi percorsi per l’economia italiana.

Numerosi soggetti, che a livello nazionale ed internazionale operano costruttivamente nell’area della sostenibilità ambientale, hanno manifestato la necessità di individuare un contesto in cui le varie “anime” di questo approccio all’ambiente ed all’economia possano periodicamente trovare una occasione di confronto, di discussione e di scambio proficuo, con significativi riverberi anche sul piano politico.

La proposta che ne è scaturita prevede per il primo evento, fissato appunto per il secondo fine settimana di ottobre 2010, di mantenere un focus particolare sul settore edilizio.

Perugia e l’Umbria possono candidarsi come incubatoio di questo rilevantissimo cambiamento, la cui portata appare ogni giorno più trasversale per tutte le componenti della nostra società, soprattutto per la concomitanza di due elementi:

Il primo è legato all’immaginario collettivo che questa regione suscita a livello internazionale, un ambiente naturale bellissimo abbinato ad un tratto, dato dall’uomo, di misticità e di pacatezza che ha consentito di mantenerlo abbastanza intatto; soprattutto se confrontato con altre realtà italiane nelle quali l’industrializzazione spinta e miope ha stravolto irreversibilmente il paesaggio. Un contesto quindi nel quale l’uomo ha agito prevalentemente in armonia e nel rispetto dell’ambiente, non aderendo a quei modelli di sviluppo sfrenato e devastante, che ora mostrano inequivocabilmente i loro limiti.

Il secondo è legato alla presenza sul territorio umbro di realtà legate alla ricerca e alla produzione di soluzioni innovative dal punto di vista della sostenibilità ambientale, dell’efficienza energetica e della produzione di energia da fonti rinnovabili, che hanno raggiunto primati su scala nazionale e che è interesse comune evidenziare e valorizzare.

Il progetto prevede l’istituzione di un appuntamento periodico, da tenersi a Perugia ad ottobre di ogni anno, che avrà come finalità quella di costituire un osservatorio internazionale sull’evoluzione della crisi globale e con focus tematici che verranno definiti anno per anno, a partire dai processi di cambiamento in atto nel settore della nuova edilizia e della riconversione del patrimonio esistente (focus dei lavori della prima edizione), fino ai settori dell’energia, dell’acqua, del trattamento dei rifiuti.

Alla parte convegnistica verrà abbinata anche un’area espositiva, nella quale le aziende partecipanti potranno presentare al pubblico i loro progetti.

Per info e programma: www.progettareilfuturo.com

Articolo Precedente

Monnezza in strada e nei “palazzi”

next
Articolo Successivo

Inceneritore di Acerra, adesso anche
la magistratura vuole vederci chiaro

next