Il cambiamento vero, il progresso, avviene sempre e solo quando si verifica una convergenza ampia nella società. Se non siamo capaci di portare proposte in grado di coinvolgere anche persone di destra o che a sinistra non la pensano come noi, allora non potremo sperare in un risultato. Il progresso avviene quando si sposta culturalmente la società nel suo complesso. Quando si mettono in crisi i vecchi stili di pensiero, le logiche delle bande che si scannano, tutti contro tutti.

La politica italiana è bloccata perché la dinamica del buon senso è uccisa da una serie di interessi corporativi, di correnti, di parrocchie e campanili e da un modo di pensare basato sullo scontro sui dogmi religioso-politici.

Tentativi in questa direzione li stiamo facendo da anni. Mia madre, nella sua veste di senatrice, organizzò il convegno “10 leggi per salvare l’Italia” che aveva proprio l’idea di creare una convergenza all’interno del Parlamento, su piccole innovazioni estremamente efficienti e a costo zero. Evidentemente il momento non era maturo e il progetto trovò solo un manipolo di parlamentari disposti a sostenerlo (qui i video, qui l’articolo).

Ora credo che ci si siano aperti spazi maggiori per questa strategia. Anche perché sta aumentando la velocità di caduta del Sistema Italia. La risposta di Di Pietro è un segnale molto incoraggiante.

Quindi tira fuori le tue idee.

Seconda richiesta di collaborazione.

Bersani non ha risposto alla proposta. C’è qualcuno disposto a aiutarmi a fargli arrivare il messaggio?

Un lavoro di pressione via web, mozioni alle sezioni di partito, bozze programmatiche approvate da consigli comunali, un candidato alle prossime primarie che sostenga la tesi di “imparare dai sindaci efficienti”. Altra ipotesi: conosci la zia di Bersani, quella estremista che potrebbe ricattarlo di non fargli più la torta di fragole con la crema pasticcera? Potrebbe essere lei la chiave di volta del progetto di sensibilizzazione…

Comunque io non mi arrendo. Impiegammo mesi per riuscire a far dire a Prodi, quando era al governo, che il risparmio energetico era un punto essenziale del programma.

Sai come ci riuscimmo alla fine? Tramite il suo parrucchiere che è l’unico depositario della ricetta segreta che impedisce ai capelli di Prodi di cadere o ingrigirsi.

Dovemmo corromperlo con 50 LP di Bob Dylan.

E ora passo a rispondere alle critiche che ho ricevuto.

In parte credo che il discorso fin qui fatto chiarisca già molto del mio punto di vista. Chi mi ha amorevolmente criticato perché “E’ inutile parlare con Bersani che tanto PD e PDL sono uguali, rispondo innanzi tutto che se vogliamo salutare B. è necessario uscire dalla logica di guardare quello che divide l’opposizione e pensare invece a quello che ci unisce.

Ecco a questo proposito un messaggio che ho scritto nello spazio dei commenti (diviso in 3 pezzi perché il software non accetta testi più lunghi di 2.000 battute, poi siccome sono sessualmente disturbato ho pubblicato i tre pezzi in ordine rovesciato. Così non si capisce niente, che è più moderno!).

Mi dispiace dissentire totalmente dal tuo modo di vedere.

Io sono sempre disponibile a trattare con tutti.

Addirittura sono disposto a trattare con i più malvagi. Infatti sono convinto di due cose: innanzi tutto a volte perfino i peggiori compiono buone azioni, per sbaglio. E questo è un fatto essenziale per le speranze dell’umanità. Ci sono stati i nazisti che hanno salvato centinaia di ebrei e anche mio padre fu nascosto in casa di un fascistone che era addirittura il Podestà di Luino. Mia nonna, che sicuramente non lo sedusse con particolari doti estetiche, andò da lui e gli disse: “Devi nascondere mio figlio.” E lui rispose: “Va bene”.

Non puoi mai fidarti della cattiveria della gente.

Inoltre spesso si riesce a muovere verso comportamenti positivi persone tremende semplicemente dimostrando loro che in quel particolare frangente è più conveniente praticare il bene che il male. Perché il bene è intrinsecamente meglio del male, è meno faticoso, meno complicato, non puzza e scatena incredibili livelli di dopamina nel sangue. E la dopamina è la sostanza magica che il tuo cervello secerne quando decide che è ora di provare un’inebriante sensazione di felicità.

E sai quali sono le due azioni che liberano la maggior quantità di dopamina? Dare un bacio d’amore e fare un regalo.

Se un cattivo capisce questa storia della dopamina resta probabilmente uno stronzo ma inizia a fare regali a tutti.

E ci guadagna anche in salute. Perché quando sorridi (perché sei in overdose di dopamina) succede anche che ti si galvanizza il sistema immunitario. E gli escrementi che produci prendono delle belle sfumature.

A questo proposito (a proposito della banale superiorità del bene) è stata esemplare l’azione del Gruppo di Gesualdi, quegli eroi che realizzano la Guida al Consumo Critico (http://www.cnms.it/).

Scoprono che alcune piantagioni di ananas in Africa sono veri e propri campi di concentramento. Cosa fanno?

Un volantino? Un corteo? Un sit in? Capiscono che non è così che smuovi un gruppo di serial killer multinazionali.

Si guardano in giro e si accorgono che quegli ananas sono venduti nelle Coop. Allora, siccome sono soci Coop vanno a un’assemblea della Coop e dicono: “Non va bene, la Coop ha preso degli impegni etici.” Allora la Coop dice: cavolo è vero. Non sapevamo niente di queste piantagioni lager! E si arrabbiano. Allora mandano da quelli che producono gli ananas una delegazione scelta tra i soci Coop con la faccia più cattiva che si possa immaginare. E questi dicono ai malvagi che non rispettano i diritti umani neanche a Natale gli dicono: “I vostri ananas non li vogliamo più perché trattate i contadini in modo nazista.” E quelli che fanno? Scoprono che in fondo non ci guadagnano poi tanto a far lavorare i contadini come schiavi. Oltretutto i criminali disposti a fare i capò in un campo di concentramento costano cari e sono insopportabili. Per non parlare di quanto gli puzza l’alito.

Allora dicono: “Come le volete le piantagioni?” E la Coop insieme al gruppo di Gesualdi gli fa un disegnino: “Aumentate i salari, meno ore di lavoro, case decenti, asili, infermeria, assicurazione e cure mediche.”

E quelli hanno risposto: “Sì, va bene. Preferite questo in barattolo di vetro o in scatola di metallo?”

Allora Ermenegildo Tritasassi gli ha detto: “Non mettete in nessun caso i braccianti in scatola e neanche in barattolo! Capito?”

E loro hanno capito.

E tu adesso mentre apri un barattolo di ananas della Coop non senti mai le urla dei braccianti massacrati.

Insomma se li fai ragionare anche i cattivi della multinazionale dell’ananas si fanno due conti e scoprono che produrre in modo umano gli costa 3 centesimi in più al barattolo. Ed è molto più conveniente che perdere la possibilità di vendere ananas in trecento milioni di punti vendita Coop. E in questa trattativa hanno avuto i loro meriti anche personaggi negativi, orribili manager assetati di sangue di bambino, che però a un certo punto si sono resi conto che usare le bastonate con gli esseri umani poteva non essere considerato l’unico modo per produrre ananas e che il rispetto dei diritti umani si può addirittura coniugare con il profitto. Ragionare con i cattivi è assolutamente meglio che dovergli strappare il cuore con un coltello arrugginito. E fa anche meno schifo.

Quindi non perderò occasione di portare argomenti di buon senso in tutte le situazioni dove questo sia possibile, chiunque io abbia di fronte. Sarei disposto a offrire proposte perfino a Silvio. Ma non lo farò perché non ho le tette e quindi non ho nessuna possibilità di richiamare la sua attenzione.

Sono conscio dei miei limiti.

Devo poi aggiungere che secondo me Bersani non è il demonio. Dire che Berlusconi e Bersani sono lo stesso è una cosa non vera.

Bersani non è sotto processo per ogni sorta di nefandezza fiscale, non è un dittatore all’interno del suo partito, non è diventato l’uomo più ricco d’Italia con soldi di provenienza ancora non chiara, non è uno sconsiderato erotico, non ha i capelli trapiantati. Inoltre è una persona di grande cultura e ha un passato di lotte onorevoli in difesa dei lavoratori.

E ricordiamoci che se paghiamo meno ricariche dei cellulari e se esiste uno straccio di Class Action lo dobbiamo a lui (anche se la legge è stata in parte svuotata da B., oggi in Italia esiste almeno in parte il diritto di realizzare cause collettive e ottenere risarcimenti collettivi).

Io credo che ci siano decine di iniziative sulle quali una coalizione progressista potrebbe trovare l’unanimità.

Invece di mettere insieme Mastella e Barbablù per tirar su voti, dovremmo mettere assieme soluzioni di buon senso a problemi reali.

Fatti.

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