È morto a 91 anni il grande comico americano Jerry Lewis. La notizia è stata data dal giornalista del Las Vegas Review-Journal John Katsilometes e poi è stata confermata dall’agente dell’attore. Il suo modo del tutto originale di far ridere la gente è diventato, in oltre settant’anni di carriera, iconico e caratterizzante di un personaggio che ha fatto la storia della comicità mondiale.

Dalla seconda metà degli anni Quaranta ha formato una efficacissima coppia con Dean Martin, un sodalizio artistico nato per caso nel 1946 (con Martin che sostituì all’ultimo minuto un attore indisponibile) e che è durato esattamente dieci anni, pieni di successi cinematografici, spettacoli tv e radio e addirittura un fumetto dedicato a loro. Dopo la separazione da Dean Martin, Jerry Lewis affinò la tecnica comica, si esibì a Las Vegas con Judy Garland e nel giro di pochi anni conquistò pubblico e critica con Ragazzo tuttofare, Il Cenerentolo e Il Professore matto, cominciando anche a dirigere i suoi stessi film. Persino la prestigiosa rivista francese Cahiers du cinéma lo esaltò definendolo “il regista totale”, capace di dare dignità registica e spessore qualitativo a un film comico.

Dalla fine degli anni Sessanta in poi, Lewis recitò sempre meno, dedicandosi all’attività di beneficenza di Telethon, l’associazione contro la distrofia muscolare che proprio grazie all’impulso dell’attore è riuscita a raccogliere negli Stati Uniti 2,5 miliardi di dollari. E proprio le attività benefiche erano riuscite a far riavvicinare Lewis e Martin (che non si erano separati nel migliore dei modi), con l’attore italo-americano ospite a sorpresa del Telethon 1976.

All’inizio degli anni Ottanta, precisamente nel 1982, Martin Scorsese lo volle al fianco di Robert De Niro in Re per una notte, mentre gli ultimi, diradati lavori non hanno lasciato il segno. Nonostante i tanti problemi di salute (quattro by-pass cardiaci, l’asportazione di un cancro alla prostata, diabete e fibrosi polmonare), Jerry Lewis si è esibito a Las Vegas fino all’ultimo e recentemente aveva fondato la “House of Laughter” per aiutare i bambini malati a guarire anche attraverso la risata.

Comico tra i più grandi della storia, Jerry Lewis non ha mai vinto un Oscar ma nel 1999 è stato premiato con un Leone d’oro alla carriera alla Mostra del Cinema di Venezia. Racchiudere una carriera come la sua in un’immagine è impresa ardua, ma è rimasta nella memoria di intere generazioni la scena di “Dove vai sono guai!” in cui Lewis usa la macchina da scrivere al ritmo di una musica sempre più indiavolata.

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