Tutto rimandato, ancora una volta. Al di là delle parole di Renzi (“Non vediamo l’ora che parta”, ha scritto ieri nella e-news), l’iter per istituire la Commissione d’inchiesta sulle banche alla Camera procede con tempi biblici. Lo scorso 4 aprile il Senato aveva approvato la legge per avviare la bicamerale sul sistema bancario. Ma ora tocca a Montecitorio dire sì alla legge istitutiva, senza modifiche. Peccato che la legge sia soltanto al sesto posto nell’ordine del giorno. Il Movimento 5 Stelle ha chiesto di anticiparla, con Forza Italia favorevole. “Subito la Commissione d’inchiesta sulle banche, bastano 15 minuti”. Ma Pd e maggioranza hanno bocciato la proposta: priorità alla legge sui parchi e le aree verdi. Non c’è fretta per i dem, anche perché la commissione dovrebbe convocare l’ex ad di Unicredit Federico Ghizzoni, dopo quanto rivelato da Ferruccio De Bortoli nel suo libro e le smentite di Maria Elena Boschi (con querela annunciata ma mai arrivata) sulla richiesta della stessa ex ministra all’ex ad di valutare l’acquisto di Banca Etruria. Ora, dopo la bocciatura della proposta del M5s, la commissione rischia di partire solo dopo le ferie estive. E con il possibile voto anticipato il 24 settembre, di finire di fatto nel dimenticatoio.

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